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Ragusa: richiedente asilo violentata da mediatore culturale. Abusata, picchiata e minacciata di morte da un gambiano

Un mediatore culturale di 26 anni, gambiano, avrebbe abusato sessualmente di una giovane donna, in attesa di permesso di soggiorno, ospite in un Centro assistenza stranieri (Cas) di Ragusa.
 
L’avrebbe violentata mentre erano soli in cucina.
 
Lei, secondo il suo racconto, si sarebbe ribellata, cercando di opporsi e gridando, ma nessuno l’avrebbe sentita.
 
Così lui l’avrebbe minacciata di morte se soltanto avesse osato parlare della cosa con qualcun altro.
 
Per lui il Gip, modificando la richiesta della Procura che aveva chiesto l’arresto, ha disposto il divieto di avvicinamento alla vittima e l’obbligo di dimora in un paese del Ragusano.
 
L’ordinanza cautelare gli è stata notificata dalla squadra mobile che lo ha rintracciato dopo avere saputo che era tornato in città, perché aveva lasciato il posto e si era reso irreperibile, trasferendosi per un periodo in Francia.
 
L’aggressione, avvenuta nello scorso mese di luglio, è emersa grazie alle indagini della sezione specializzata della squadra mobile di Ragusa, avviate dopo che la donna era stata ricoverata in ospedale per delle lesioni alla ossa nasali, allo zigomo e alla mascella. Che, dirà poi, le aveva procurato l’uomo al quale dopo una contestazione per avere fatto entrare del cibo nel Cas la donna ha replicato duramente: "non dirmi più niente, se no ti denuncio alla polizia".
 
Il 26enne l’avrebbe colpita duramente al volto e avvisata: "se parli muori".
 
Minacce che avevano avuto effetto, visto che la donna, in un primo momento, nonostante le ferite, si è chiusa in un apparentemente impenetrabile silenzio, denunciando di essere stata aggredita da uno sconosciuto.
 
Esperti della squadra mobile di Ragusa, specializzati in questo tipo di reato, si sono messi all’ascolto della vittima con una psicologa e dopo un lungo lavoro sono riusciti a rassicurarla.
 
Portata in un altro Cas, la donna ha trovato la forza di denunciare sia la violenza sessuale che le lesioni subite.
 
Sull’episodio è intervenuta Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: "Altro che amore – ha detto – ci vuole tolleranza zero. Anche in difesa delle donne africane".
 
Per Igor Gelarda, coordinatore della Lega in Sicilia: "chi abusa di una donna è una bestia, un vigliacco, a prescindere dalla nazionalità: a breve il governo varerà una legge per inasprire il contrasto alla violenza sulle donne".