Roghi estivi, Crocetta in confusione - QdS

Roghi estivi, Crocetta in confusione

Rosario Battiato

Roghi estivi, Crocetta in confusione

mercoledì 30 Ottobre 2013

Il presidente della Regione dichiara la fine dell’emergenza incendi, ma nel 2013 la Sicilia è stata la terza d’Italia per numero di eventi. Dati della forestale: il calo degli episodi registrato in tutto il Paese, non è una esclusiva dell’Isola

PALERMO – Ieri Crocetta ha affrontato il voto di fiducia dell’Ars e mentre vi scriviamo siamo ancora in attesa dell’esito. Lunedì, proprio in preparazione del verdetto del Parlamento isolano, il governatore ha rilasciato un’intervista al Giornale di Sicilia difendendo il suo operato in questo anno abbondante di governo. Senza considerare l’intero bilancio presentato dall’ex sindaco di Gela, ci sono alcuni passaggi che ci hanno colpito non poco nell’animata arringa pubblicata sul quotidiano regionale. Nel mirino abbiamo messo la questione degli incendi estivi, perché, evidentemente, il governatore ha parlato di cifre e dati che esistono soltanto nelle stanze di Palazzo d’Orleans.
Rosario Crocetta attacca la stampa locale e nazionale dichiarando che alcune ottime cose fatte dal suo governo sono state messe in risalto soltanto dai media internazionali come il NYT o il Sunday Times. Forse perché da vicino si vede sempre meglio. Ad ogni modo, senza voler entrare nel merito dei servizi dei due importanti quotidiani, ci siamo limitati a circoscrivere alcune sue battute riportate nell’edizione di lunedì scorso del Gds. “Qualcuno si è accorto che quest’anno i forestali non hanno fatto neppure una giornata di sciopero e che non ci sono stati incendi?”. Non vorremmo apparire eccessivi nell’atto di smontare barbaramente il castello dei sogni del governatore, ma le cifre dicono tutt’altro. Anche volendo sorvolare sulla battuta che quest’anno non ci siano stati incendi, non è neppure vero che la Sicilia abbia risolto i suoi problemi con i roghi estivi. E noi ve lo diciamo riportando cifre e dati ufficiali.
Il primo punto è generale: quest’anno in tutta Italia sono diminuiti gli incendi. Stando ai dati del corpo forestale nazionale dal primo gennaio al 14 di agosto ci sono stati 1.850 incendi boschivi, che hanno percorso 13.630 ettari di superficie (6.370 ettari di superficie boscata e 7.260 ettari di superficie non boscata).? In questo lasso di tempo il numero dei roghi è diminuito di circa il 58% rispetto all’anno precedente. Il confronto dei dati statistici, con riferimento al 2012, evidenzia una sostanziale diminuzione del numero degli eventi (circa il 50% in meno di incendi rispetto alla media 2008 – 2012). Anche le superfici percorse dal fuoco fanno registrare valori piuttosto bassi (-60%) rispetto le medie stagionali del medesimo periodo 2008 – 2012.
 
Dal momento che Crocetta non dovrebbe avere il controllo dei sistemi di antincendio di tutta Italia, è lecito il dubbio che si insinua tra le sue dichiarazioni e che suggerisce altre ragioni alla base della riduzione del numero degli incendi. Lo spiega anche la forestale: “tra le ragioni della diminuzione le abbondanti precipitazioni, distribuite in tutti i mesi invernali e primaverili fino ad arrivare a ridosso della stagione estiva, che hanno caratterizzato dal punto di vista meteo-climatico il 2013”. A smentire ulteriormente i presunti meriti vantati da Crocetta nell’annullamento dell’emergenza incendi c’è il dato finale: ?al 14 agosto 2013 la Sicilia è ancora la terza regione d’Italia con 242 roghi, dietro Puglia (356) e Sardegna (262) e davanti a Campania (183), Piemonte (106) e Calabria (98). La Sicilia si piazza al quarto posto per la superficie percorsa dal fuoco (420 ettari), un dato in calo rispetto allo scorso, ma il problema è ben lontano dall’essere risolto.

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