L’Ufficio di vigilanza sulle opere pubbliche della Regione ha censito 350 lavori mai completati: sono più che in tutto il Paese. Scuole, strade, depuratori: investimenti bloccati. Regione e Comuni i responsabili

PALERMO – Nel giorno in cui è annunciato lo sblocco di oltre 500 milioni per opere pubbliche e project financing, emerge un retroscena: il ministero delle Infrastrutture sta raccogliendo i dati regionali per mettere a punto l’anagrafe nazionale delle opere incompiute. La Sicilia è il tesoro d’Italia, visto che ne ospita 350, ben più delle 267 opere giunte al ministero nell’ultimo censimento nazionale, anche se mancano ancora diverse regioni all’appello. La Regione sta provvedendo all’invio dell’elenco proprio in questi giorni tramite l’Ufficio speciale che si occupa di raccogliere i dati delle stazioni appaltanti isolane. Nel lunghissimo elenco ci sono i dati delle stagioni dello spreco e le speranze che almeno una parte di queste opere possa essere resa fruibile. Dipenderà dal ministero che deciderà sulle priorità, ma per il momento una stima di massima dice che per completarne almeno 299 servirebbero 350 milioni di euro. (continua)