In Sicilia, secondo un recente studio dell’Isfol, solo il 7,1 percento dei disoccupati ha richiesto il supporto dei Centri per l’impiego. I Cpi, dunque, non sono più strutture di riferimento per i disoccupati, ma soltanto apparati burocratici e depositi di curricula inutilizzati. Lo stesso vale per le aziende. Alcune normative (L. 296/06, D.I. 30/10/2007) non obbligano più le stesse a interpellare i Cpi per la ricerca di appositi profili professionali. Eppure questi ultimi costano, e pure tanto. I dipendenti dei 65 ex uffici di collocamento disseminati in Sicilia, si avvalgono di 3.000 dipendenti per un costo di circa 70 milioni l’anno. A questi devono aggiungersi 1.770 ex dipendenti degli Sportelli multifunzionali (che facevano orientamento ai disoccupati) recentemente ricollocati al Ciapi di Priolo nell’ambito del progetto Spartacus (costo 36 mln di euro). (continua)

3.000 dipendenti nei 65 Centri per l’impiego e 1.770 al Ciapi (ex sportelli multifunzionali) costano 106 mln l’anno. Inutili cercalavoro: rilasciano documenti ma non trovano posti ai disoccupati
