Il traffico privato è diminuito di gran lunga anche perché l’apertura di grandi parcheggi a più piani ha consigliato l’utente della strada a farne uso, trovando più conveniente penetrare nel centro storico ormai chiuso con grande beneficio per i commercianti che hanno visto aumentare il loro volume d’affari mediante piste ciclabili oppure a piedi, con grande beneficio per la salute.
Il verde si è diffuso a macchia d’olio soprattutto da quando alcuni club services hanno lanciato massicce campagne per diffondere nella pubblica opinione la convinzione che l’albero rende più umano il vivere. La campagna “Ogni cittadino doni un albero” ha sortito un effetto quasi insperato. Infatti gli alberi, che non abbisognino d’acqua, donati con grande spontaneità dalla popolazione sono stati prontamente piantati dalle numerose squadre di giardinieri comunali in tutte le strade cittadine.
Tutti provano un gran piacere passeggiando fra queste botteghe, interessandosi agli oggetti creati in loco e di cui non avrebbero mai sospettato l’esistenza. Un gran numero di giovani si reca presso questi maestri artigiani per imparare, per apprendeere le arti tradizionali di questa prestigiosa terra.
Si è creato l’ambiente per sviluppare la sana economia privilegiando i settori agricolo (con l’industria conserviera) e zootecnico. Finalmente il turismo è uscito dalla nebbia e se ne ha un’arma potente per combattere le esportazioni di valuta. Qualcuno si è reso conto che l’industria turistica è l’unica che utilizza materia prima prodotta in loco e manodopera locale che trasforma in servizi che vengono venduti anche in loco, e dai quali si ricava, in gran parte, valuta pregiata.
Ogni giorno si assiste al passaggio di numerosi moderni bus, carichi di turisti che vengono nella nostra città, oltre che per godersi le bellezze naturali ed il caldo sole d’inverno, per immergersi nella cultura e nella tradizione di questa terra, messe in luce dalla restaurazione dei beni culturali; il turismo è stato il vero settore che ha fatto decollare l’economia catanese anche attraverso l’indotto: alberghi, ristoranti, trasporti, interpreti, commercianti, artigiani sono stati coinvolti in questa massiccia e programmata invasione di turisti stranieri.
La vitalità dei catanesi, bene organizzata e la sana, professionale, capace e disinteressata amministrazione della città stanno di nuovo attirando l’attenzione della nazione e dell’Europa su questa provincia e molti hanno rispolverato il vecchio appellativo di “Milano del Sud”, che per responsabilità di tutti, si era dovuto sotterrare.
Catania, primo gennaio duemilaventuno!
Carlo Alberto Tregua
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