PALERMO – “Masculiata” di fine anno per i consumatori che dopo il brindisi si trovano a fare un bilancio esplosivo su quanto è costato il cenone e il pranzo di Natale. I siciliani hanno vissuto una vera e propria escalation di rincari, frutto di tante piccole esplosioni di prezzo culminati nei giorni precedenti al Natale, avvenuti su quasi tutti i prodotti di frutta e verdura. Iniziato già nel mese di novembre, ma proseguito per tutto dicembre, il caro-vita ortofrutticolo ha fatto sborsare ai siciliani quasi 5 euro in più, ogni 30 di spesa. A pesare sul prezzo finale i rincari decisi dai grossisti che hanno raggiunto quasi il 50% di aumenti fra novembre e dicembre 2013, come conferma il mercuriale di Vittoria e il listino del Maas, il mercato agroalimentare siciliano. Un rincaro causato non solo da un mancato controllo sul territorio, ma anche dai diversi passaggi del prodotto. (continua)

Produzione, lavorazione industriale, packaging, distribuzione, dettaglio, consumo: per frutta e verdura rincari fino al 300%. Coldiretti: D.reg. 26/12 inattuato, non promozionati i mercati del contadino
