Parlamenti. Sicilia a confronto con la Lombardia.
Consiglio regionale Lombardia. La sostituzione di una caldaia consente un risparmio di 25 mila € l’anno. Riduzione del parco auto e tagli del 13,5% al fondo per consulenze studi e indagini.
Assemblea regionale siciliana. Più cari la gran parte dei servizi, come ristorante e luce. “L’aumento di spesa è commisurato ai consumi registrati nel 2008 oltre che ai rinnovi contrattuali”.
PALERMO – “Il rispetto della normativa del Patto di stabilità, cardine dell’impostazione della manovra finanziaria 2009 della Giunta regionale, non può non riflettersi sulle scelte relative al Bilancio consiliare: infatti, come noto, il D.L. 112/2008, convertito con Legge 133/2008 impone alle Regioni, per l’anno 2009, una diminuzione dello 0,6% della spesa complessiva rispetto alla corrispondente, determinata sulla base dell’obiettivo programmatico, per l’anno 2008”. Questa una delle parti in premessa nella Relazione illustrativa al Bilancio di previsione del Consiglio regionale della Lombardia. E ancora, vi è scritto a chiare lettere: “Il Consiglio regionale ha fatto proprio il principio del contenimento della spesa pubblica. La previsione di spesa per l’anno 2009, infatti, rimane sostanzialmente invariata rispetto a quella dell’anno 2008”.
Alle parole si accompagnano i fatti: il Bilancio di previsione dell’Assemblea regionale lombarda per l’esercizio finanziario 2009 è del valore di 72.515.740 euro, a fronte di 72.465.000 euro del preventivo del 2008, con un incremento percentuale dello 0,07 per cento, confermando la tendenza già in atto negli ultimi quattro anni.
Cosa succede al Parlamento siciliano? Anche nella relazione dei deputati questori al Bilancio preventivo per il funzionamento dell’Ars nel 2009 si parla di contenimento dei costi: “Il nostro intento, in questa fase iniziale della legislatura, è quello di migliorare le strutture e i servizi a favore dell’attività parlamentare pur nell’ambito di un necessario e rigoroso contenimento della spesa”. Se però poi guardiamo ai numeri si legge che la spesa complessiva prevista per il 2009 ammonta a 166.284.402 euro, a fronte dei 161.310.000 euro del preventivo 2008, con un incremento, dunque del 3%. Tra l’altro in una prima versione approvata a dicembre l’importo totale era di 1,2 milioni in meno.
Ad aprile, in una seconda seduta del Consiglio di presidenza si è proceduto ad approvare una versione più cara. Dalla Segreteria generale dell’Ars ci hanno spiegato che “il progetto di bilancio preventivo approvato il 22 dicembre 2008 dovendo far fronte a maggiori imposte per 1 milione e 800 mila euro rispetto all’anno precedente e ad altri oneri aveva eroso la normale consistenza annuale del Fondo di riserva”. Per questo si è reso necessario un nuovo intervento del Consiglio di Presidenza del 22 aprile 2009 per rifinanziare la consistenza del Fondo di riserva che da 1 milione 49 mila euro ha raggiunto la cifra di euro 2.249.402,20 in virtù della variazione pari appunto a 1,2 milioni. La Segreteria generale dell’Ars precisa comunque che la consistenza del Fondo di riserva per l’esercizio finanziario 2009 è stata inferiore alla normale dotazione assegnata negli anni precedenti. Infatti nel 2008 l’ammontare del Fondo di riserva era pari a 3.462.000 euro.
Certo il problema principale è che il Parlamento siciliano è l’unico in Italia che dal 1965 si permette un trattamento economico di dipendenti e parlamentari analogo a quello del Senato. Il Parlamento della Lombardia, invece, per circa 10 milioni di abitanti conta 80 consiglieri regionali, risultando l’Assemblea regionale più virtuosa d’Italia.
Il leghista Giulio De Capitani, presidente del Consiglio regionale lombardo ha dichiarato, all’approvazione del documento, che il Consiglio regionale ha continuato nell’attuazione di politiche di risparmio.
“Sono state contenute le spese di riscaldamento – ha detto De Capitani – grazie all’acquisto di nuove caldaie e quelle di trasporto con la riduzione del parco auto e l’impiego di vetture ibride. La nuova caldaia consente un risparmio di 25 mila euro all’anno. Il bilancio di previsione taglia inoltre per il prossimo anno del 13,5% lo stanziamento del fondo per consulenze, studi e indagini di interesse regionale”. Di recente anche il presidente della Repubblica ha dato il suo esempio effettuando tagli per tre milioni nella predisposizione dello schema di bilancio per il 2010. Mentre nel 2009 la spesa è rimasta invariata rispetto al 2008 (231 milioni), nel 2010 scende a 228 milioni rimanendo dello stesso livello per il 2011 ed il 2012.