Traffico limitato? Non troppo. Così, la zona delimitata dal Comune è rimasta solo sulla carta. Nel quadrilatero della movida, ignorati varchi e cartelli. Troppi i pass e le eccezioni
CATANIA – Anche Catania ha una sua Ztl come le grandi città d’Italia. Questa non è una novità, è da più di quattro anni che è stata istituita, ma ben pochi etnei ne sono a conoscenza. Non è una loro colpa perché la Ztl catanese ha una sua caratteristica: c’è ma non si vede, è stata istituita ma non viene controllata adeguatamente.
La zona che è stata delimitata dal Comune è quella che comprende il perimetro di via Sangiuliano, via Monsignor Ventimiglia, via Vittorio Emanuele, via Raddusa, via S.Maria del Rosario, via della Loggetta, via Euplio Reina e via Mancini. In definitiva è limitata al traffico tutta la zona attorno piazza Teatro Massimo, vero cuore pulsante serale della movida cittadina durante le ore serali.
I controlli elettronici nella zona sono stati installati in via Sant’Agata e in via Landolina. Un sistema che dovrebbe scoraggiare coloro i quali non vogliono rispettare la Ztl. Un provvedimento lodevole e a tutela del cittadino che però si scontra con un gran numero di eccezioni per l’ingresso in Ztl che rende anche oggettivamente difficile comprendere a chi è consentito l’accesso e a chi non vi è consentito. Fra residenti, forze dell’ordine, mezzi per il soccorso, veicoli di invalidi, furgoni per carico e scarico merci (solo in certe ore) e taxi, le auto che possono entrare non sono poche.
Di certo per verificare chi è nel giusto e chi invece non rispetta le regole bisognerebbe semplicemente controllare. Ma qui ci si scontra con un altro endemico problema catanese. Chi dovrebbe controllare non c’è. I cartelli servono per informare e dissuadere coloro i quali vogliono infrangere le regole ma le forze dell’ordine dovrebbero verificare ed elevare le multe per i trasgressori. La mancanza di risorse umane nel corpo di Polizia Municipale non rende possibile questo controllo con il conseguente via vai di auto nella zona delimitata dalla Ztl.
Basta infatti fare un giro per la zona interessata dal provvedimento e vedere che sono in tante le auto parcheggiate senza l’apposito pass rilasciato dal Comune. Allo stesso modo i camion che caricano e scaricano la merce anche nei famosi locali serali vicini a piazza Teatro Massimo spesso lo fanno ben dopo le ore consentite. Se infatti vi sono i due varchi controllati dalle telecamere ve ne sono molti altri da dove si può tranquillamente entrare nella zona senza il timore dell’occhio elettronico pronto a verificare la targa.
Resta da osservare però come la Ztl venga rispettata soltanto durante le ore serali in coincidenza di un numeroso afflusso di giovani che si riversano nelle vie del centro per divertirsi con gli amici. In quel caso vengono collocate apposite transenne e vi sono i controllori a verificare che i divieti siano rispettati.
Una Zona a traffico limitato che, secondo il Piano generale del traffico urbano, dovrebbe essere estesa fino alla Villa Bellini per trasformare, finalmente forse, il centro storico in una zona completamente interdetta alla circolazione dei veicoli e a disposizione di cittadini e turisti. Un’ottima prospettiva ma forse si dovrebbe pensare di più all’odierno, predisponendo i giusti controlli per il rispetto delle regole.