In effetti, sebbene la determinazione del prezzo del carburante subisca delle dinamiche nazionali e internazionali che ben lungi possono essere ricondotte alla Sicilia (il mercato è libero, ci sono più concorrenti, la stima del prezzo è stabilita su scala internarzionale, il greggio viene quotato nelle Borse più importanti), l’Isola presenta delle specificità “discutibili” nella filiera e nella rete petrolifera, più volte sottolineate dal Qds.
Dalle tasse alla distribuzione. In Sicilia, gli impianti di distribuzione sono secondo un campionamento dell’Unione Petrolifera pari a 1.762 di cui 23 autostradali, 1.652 con gasolio e 68 con Gpl.
Luciano Parisi, presidente di AssoPetroli Sicilia, spiega il meccanismosulla determinazione del prezzo di vendita del carburante in Sicilia.
Qual è il meccanismo alla base della determinazione del prezzo del carburante al distributore?
“Il meccanismo dei prezzi a livello provinciale viene determinato direttamente dalle compagnie. Per quanto riguarda la rete, i prezzi sono stabiliti direttamente dalle compagnie petrolifere. Non abbiamo una base, nel senso che a livello nazionale abbiamo i prezzi medi europei che in Italia vengono chiamati “prezzi target” e vengono depositati presso il ministero dell’Economia. Questi hanno solo un valore di riferimento, poi ogni gestore gestisce il proprio prezzo. Per quanto riguarda l’extrarete (depositi commerciali, ecc) vengono depositati dove c’è comitato prezzi a Palermo,a Catania a Ragusa. Le uniche province dove vengono depositati i listini”.
“Per quanto riguarda i prezzi dei carburanti in Sicilia questi sono più alti rispetto al resto d’Italia, ma occorre fare una considerazione. Rispetto al sistema distributivo italiano, la Sicilia ha un cosiddetto erogato molto basso e abbiamo degli impianti (i quali in molti casi andrebbero chiusi) che rimangono aperti per motivi di servizio per l’utente. Il prezzo (che è libero) del carburante in qualche caso presenta qualche millesimo in più per consentire al settore di sopravvivere”.
“Il nostro obiettivo è di razionalizzare sempre più la rete distributiva del carburante aumentando la portata dell’erogato”.