Il sindaco Pietro Puccio: “Una scelta che ridurrà i nostri emolumenti di circa il 30 per cento”. A Realmonte le risorse saranno recuperate con un taglio ai costi della politica
REALMONTE (AG) – Il mese di gennaio che ci siamo da poco lasciati alle spalle sarà ricordato anche per il pagamento della mini-Imu, che i cittadini dei Comuni in cui l’aliquota è stata alzata oltre la quota base del 4 per mille sono stati costretti a pagare.
A pagare sono stati anche i cittadini di Realmonte, ai quali però l’amministrazione comunale ha promesso di rimborsare quanto speso grazie al taglio degli emolumenti delle cariche istituzionali dell’Ente.
Una decisione che si spera possa dare l’esempio a tutta la classe politica siciliana, che ormai viene vista sempre più lontana dalla gente. Il sindaco Pietro Puccio ha spiegato di aver compreso lo stato di difficoltà di una buona parte della sua cittadinanza e che per questo ragione è stata presa tale decisione.
“I cittadini hanno pagato – ha specificato il primo cittadino Pietro Puccio – ma successivamente questi importi che si riferiscono alle prime case saranno rimborsati dal Comune. L’importo necessario sarà intorno alle 20 mila euro circa, e peserà sui nostri emolumenti riducendoli del 30 per cento. Un sacrificio che abbiamo voluto fare per dare un segnale ai cittadini in un momento in cui la pressione fiscale è aumentata, venendo vissuta come una vera e propria vessazione da tanti che spesso non hanno più neppure un reddito, avendo perso il posto di lavoro”.
La storia del piccolo centro abitato di Realmonte non è differente da altri piccoli paesi, che hanno visto tagliati i trasferimenti da Stato e Regione con l’aggiunta di dover fare i conti con gli stretti vincoli del Patto di stabilità. “Nel nostro caso – ha continuato il sindaco Puccio – abbiamo avuto un taglio complessivo alle nostre finanze di 400 mila euro, passando da risorse per un milione di euro a 600 mila euro. A questo si aggiungono ulteriori accantonamenti dovuti al Patto di stabilità”.
Momento critico. I bravi amministratori si vedono nelle difficoltà
REALMONTE (AG) – Una situazione difficile quella per gli Enti locali, dovuta non soltanto alla mancanza di risorse finanziarie ma anche all’incertezza di quelle previste a causa di una politica nazionale schizofrenica. Bilanci preventivi approvati soltanto a fine anno e che di programmazione al loro interno non hanno praticamente nulla.
Una realtà sempre più ingarbugliata con cui gli amministratori locali devono confrontarsi ogni giorno. “Questo è un momento difficile – ha spiegato Pietro Rizzo, segretario comunale di Realmonte e Porto Empedocle – cui ogni giorno tentiamo di porre rimedio lavorando in sintonia con amministratori e personale degli uffici”.
Comuni deboli e ceti sociali in forte crisi: è questa la realtà agrigentina, in cui, come confermano dalla Caritas diocesana, la povertà è in forte espansione.