La Regione acceleri il cambiamento - QdS

La Regione acceleri il cambiamento

La Regione acceleri il cambiamento

martedì 22 Settembre 2009

Rivoluzione. L’elenco di ciò che serve alla Sicilia.
Il confronto. Dal documento sui primi cento giorni del Governo Lombardo I è possibile porre il confronto tra quanto fatto e ciò che era stato programmato.
La realtà. Diversi obiettivi, pur dati per compiuti, non sono stati portati a termine. La corresponsabilità è da attribuire alle difficoltà politiche all’interno della passata Giunta e agli ostacoli frapposti all’Ars.

PALERMO – Sfogliando il documento sui “Primi cento giorni del governo Lombardo”, quello insediato a maggio 2008, c’è tutto a partire dalla riduzione delle Ato rifiuti al risanamento dei conti della Regione con il taglio agli sprechi, al pieno utilizzo dei fondi comunitari, alla revisione degli enti inutili e tanto altro ancora.
Il fatto è che il primo governo Lombardo non ha potuto operare in condizioni politiche favorevoli, al contrario di quanto facesse prevedere la consistente maggioranza in Parlamento. Addirittura si è giunti allo scioglimento della Giunta, al culmine delle lotte interne al Pdl che si è spaccato dividendosi a favore e contro il presidente Lombardo e il suo assessore alla Sanità Massimo Russo, l’artefice della riforma della Sanità con la legge approvata il 14 aprile 2009. Le lotte interne al Pdl continuano, ma le riforme sono più importanti.
Lombardo è riuscito a ripartire con il governo bis lo scorso luglio e solo da una settimana ha ripreso le attività il Parlamento siciliano. All’opera la commissione Attività produttive che con il presidente Caputo intende proprio dare una mano al governatore Lombardo per il dimezzamento delle società partecipate. Ma c’è anche il piano Casa da approvare e da lavorare al piano dei rifiuti.
L’assessore alla Presidenza, Gaetano Armao, intende accelerare sulla realizzazione di un unico portale web della Regione, progetto al quale lavorava il suo predecessore Ilarda ma che è rimasto al palo. Ed ancora c’è da attuare la riforma della Pubblica amministrazione, un altro importante traguardo raggiunto con la legge approvata a fine dicembre 2008, ma che necessita dei decreti attuativi.
In questa pagina riassumiamo i punti che riteniamo prioritari per ottenere la spinta al cambiamento. C’è sicuramente molto altro da fare ma siamo convinti che da questo bisogna partire.

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