Invio dati Iva agli sgoccioli. Il termine scade il 28 febbraio - QdS

Invio dati Iva agli sgoccioli. Il termine scade il 28 febbraio

Michela Forastieri

Invio dati Iva agli sgoccioli. Il termine scade il 28 febbraio

venerdì 14 Febbraio 2014

La mancata trasmissione degli estremi comporta la sanzione amministrativa da 258 a 2.065 euro. Il modello della comunicazione è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate

PALERMO – Scade venerdì, 28 febbraio, il termine per la presentazione telematica della Comunicazione dati IVA relativa alle operazioni del 2013. Si ricorda che questa comunicazione ha sostituito le vecchie dichiarazioni periodiche IVA e serve all’Amministrazione finanziaria per conoscere in tempo, in attesa della scadenza dell’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale (30 settembre), l’imposta dovuta dal contribuente e, quindi, l’ammontare complessivo dell’IVA in ambito nazionale su cui calcolare la quota di spettanza dell’Unione Europea.
Sono dispensati da questo adempimento:
– i contribuenti che non sono obbligati a presentare la dichiarazione annuale Iva, come i produttori agricoli esonerati e gli esercenti attività di giochi e intrattenimento;
– i soggetti che nell’anno di riferimento hanno registrato soltanto operazioni esenti a norma dell’articolo 10 del D.P.R. 633/72;
– i soggetti che applicano il “regime speciale dei minimi” di cui al D.L. 98/2011;
– i soggetti di cui all’articolo 74 del Testo Unico Imposte Dirette come lo Stato, i Comuni e i consorzi di enti locali, le associazioni, le comunità montane, le Province e le Regioni, ecc.;
– i soggetti sottoposti a procedure concorsuali;
– le persone fisiche che hanno realizzato, nell’anno d’imposta al quale si riferisce la comunicazione dati, un volume d’affari non superiore a 25.000 euro;
– i soggetti che presentano la dichiarazione annuale IVA in maniera autonoma entro il 28 febbraio.
Il modello della comunicazione è reperibile nel sito dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it). Si compone di tre sezioni. La prima contiene i dati generali del soggetto, mentre la seconda sezione e la terza contengono i dati necessari per il calcolo, ed il successivo riversamento nelle casse europee, delle “risorse proprie” dell’Unione. La comunicazione dati può essere presentata solo telematicamente, anche tramite intermediari abilitati. La mancata presentazione telematica della comunicazione dati IVA comporta la sanzione amministrativa da 258 a 2.065 euro. In caso di ritardo, non è applicabile il “ravvedimento operoso”.
Si ricorda che le istruzione per la compilazione del modello per la comunicazione dati IVA è stato oggetto di un aggiornamento da parte dell’Agenzia delle Entrate in data 15 gennaio 2014. L’aggiornamento ha riguardato l’adeguamento alla più recente normativa che prevede la fatturazione e l’inserimento nel volume d’affari di operazioni prive del presupposto della territorialità.

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