Come spiegano bene le “Note di lettura” redatte dal Servizio Bilancio dell’Ars, diretto da Francesco Ajello, ogni anno entro maggio i conti dell’esercizio finanziario scaduto vengono presentati alla Corte dei Conti per il giudizio di parifica che viene trasmesso dai magistrati contabili all’Assemblea insieme alla Relazione sul rendiconto.
Il disegno di legge sul Rendiconto, parificato dalla Corte dei Conti, viene trasmesso dal Governo all’Assemblea ed assegnato per l’esame alla commissione Bilancio, per poi essere discusso e votato dall’Aula. I risultati di gestione dell’esercizio precedente incidono per l’assestamento del bilancio dell’anno in corso.
La valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione rientra nella mission della Sicilia Patrimonio immobiliare Spa, costituita nel 2004 con legge regionale, partecipata dalla regione Siciliana al 75 per cento e il restante 25 per cento di pertinenza del partner privato Psp scrl, società consortile, scelta con bando di gara ad evidenza europea.
Nel Documento di programmazione economica e finanziaria 2010-2013 è scritto nella parte dedicata alla “Manovra correttiva” che si dovrà procedere al “non più rinviabile riordino, anche attraverso l’accorpamento o la soppressione, di tutti gli enti, consorzi, agenzie regionali e organismi che in atto gravano sul bilancio della Regione, ciò al fine di determinare tangibili risparmi al bilancio regionale”. “In merito si ritiene necessario – è scritto nel Dpef che in questa settimana è in commissione Bilancio per l’esame – avviare con tutti gli enti, ivi compresi gli enti locali, aziende, agenzie, consorzi ed organismi vari che beneficiano di trasferimenti diretti da parte della Regione, uno specifico patto di stabilità regionale. è, inoltre, intenzione del Governo provvedere alla parametrazione di tutte le indennità ed i compensi corrisposti ai componenti degli organi di tutti gli enti ed, in generale, organismi vari che gravano sul bilancio regionale (es. Agenzie, consorzi, ect…)”. La Regione con la manovra correttiva intende porre rimedio agli errori del passato che hanno comportato deficit nel bilancio e buchi nelle entrate.