C’è da sistemare il pericoloso controsoffitto in doghe lamellari e una delle vetrate dell’edificio. Interventi definiti “risolutivi” dal Comune per la struttura intitolata a Pippo Nicosia
AGRIGENTO – Il sindaco Marco Zambuto ha annunciato nei giorni scorsi l’avvito di “ulteriori e risolutivi” lavori per il Palazzetto dello sport Pippo Nicosia. L’intenzione dell’amministrazione è quella di restituire l’impianto sportivo alla cittadinanza e agli sportivo dopo un periodo di chiusura al pubblico, dovuto alle condizioni di degrado e pericolosità del controsoffitto in doghe lamellari e della vetrata insistente su una parte del prospetto. Per questo motivo i competenti uffici comunali hanno predisposto il relativo preventivo di spesa, finalizzato “a un intervento di revisione e messa in sicurezza del soffitto e alla sostituzione delle vetrate danneggiate”. Il tutto per salvaguardare, come evidenziato dallo stesso sindaco Zambuto, anche “le gradinate e lo stesso campo da gioco”.
Per entrare nel dettaglio, come illustrato in una nota di Palazzo dei Giganti, “sono in corso i lavori di revisione ed eventuale fissaggio con viti metalliche dei profili nei quali sono inseriti le doghe, mentre per la zona delle vetrate verranno inserite quelle in policarbonato. La spesa a tal fine prevista è di circa 27.000 euro, di cui 16.000 per lavori, 5.000 per le doghe, 5.000 per Iva”.
“Sul palasport – ha aggiunto il sindaco – già l’anno scorso avevamo fatto eseguire un radicale lavoro di rifacimento dell’intera copertura di oltre 3.00 metri quadrati, con impermeabilizzazione garantita per un ventennio e la ristrutturazione dei bagni degli atleti. Non appena si effettueranno anche i lavori di revisione degli impianti elettrici e di soccorso saremo quindi nelle condizioni di ottenere il certificato di prevenzione incendi che consentirà la piena funzionalità della struttura”.
“E così – ha concluso Zambuto – pur tra enormi difficoltà di carattere economico-finanziario e burocratico siamo nelle condizioni di avviare a soluzione anche questo problema che, insieme ai tanti altri legati a un patrimonio immobiliare ormai vetusto e che non ha conosciuto i necessari continui interventi di manutenzione, ha comportato un impegno non secondario per l’attuale amministrazione civica”.