PALERMO – Nell’ambito dei finanziamenti diretti della Commissione europea che eroga per l’appunto contributi a fondo perduto, è di prossima scadenza l’invito a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro “Persone” 2009 del 7° programma quadro Ce di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione; il predetto invito è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea Serie C 256/13 del 09/10/2008.
Relativamente al programma specifico “Persone” del 7° Programma Quadro di Rst, il bando concerne la linea di attività “Azione Marie Curie: contributi per la reintegrazione”. che è attuata attraverso 2 azioni: Mc European Reintegration Grants (Erg); Mc International Reintegration Grants (Irg).
Relativamente al programma specifico “Persone” del 7° Programma Quadro di Rst, il bando concerne la linea di attività “Azione Marie Curie: contributi per la reintegrazione”. che è attuata attraverso 2 azioni: Mc European Reintegration Grants (Erg); Mc International Reintegration Grants (Irg).
L’obiettivo dell’Erg è favorire la reintegrazione professionale di ricercatori dopo un’esperienza di mobilità transnazionale.
Questa azione è rivolta ai ricercatori esperti che hanno già preso parte o hanno in corso un’esperienza di formazione e mobilità nel quadro di un’azione Marie Curie del 7° Programma Quadro o del 6° Programma Quadro.
Il ricercatore potrà essere reintegrato in un istituto di ricerca stabilito in uno Stato Ue o in un Paese associato.
Relativamente all’Irg, questa azione mira invece ad incoraggiare ricercatori europei che hanno svolto attività di ricerca in un Paese Terzo per almeno 3 anni per ritornare e reintegrarsi in uno Stato Ue/Paese associato, così da contribuire alla ricerca europea e al trasferimento delle conoscenze che hanno acquisito all’Estero.
Questa azione è rivolta ai ricercatori esperti che hanno già preso parte o hanno in corso un’esperienza di formazione e mobilità nel quadro di un’azione Marie Curie del 7° Programma Quadro o del 6° Programma Quadro.
Il ricercatore potrà essere reintegrato in un istituto di ricerca stabilito in uno Stato Ue o in un Paese associato.
Relativamente all’Irg, questa azione mira invece ad incoraggiare ricercatori europei che hanno svolto attività di ricerca in un Paese Terzo per almeno 3 anni per ritornare e reintegrarsi in uno Stato Ue/Paese associato, così da contribuire alla ricerca europea e al trasferimento delle conoscenze che hanno acquisito all’Estero.
Anche in questo caso i potenziali candidati devono essere ricercatori esperti e cittadini di uno Stato Ue o Paese associato e, al momento della presentazione della candidatura, devono avere svolto attività di ricerca in un Paese Terzo per almeno 3 anni.
Il ricercatore potrà essere reintegrato in un istituto di ricerca stabilito in uno Stato Ue o in un Paese associato.
Il ricercatore potrà essere reintegrato in un istituto di ricerca stabilito in uno Stato Ue o in un Paese associato.
Relativamente alla politica attuata a livello regionale, concernente la ricerca e lo sviluppo, la distribuzione regionale della spesa, secondo i dati pubblicati dall’Istat (Istituto nazionale di statistica) e inerenti l’anno 2006, conferma il ruolo trainante del Nord-ovest, da cui proviene il 37,4 per cento della spesa, seguito dal Centro (25,1 per cento), dal Nord-est (19 per cento) e dal Mezzogiorno (18,5 per cento). Nord-est e Mezzogiorno sono cresciuti percentualmente di circa un punto, rispetto al 2005, erodendo la posizione del Centro che perde, al contrario, due punti percentuali.
La spesa totale per R&S rimane fortemente concentrata in tre regioni – Piemonte, Lombardia e Lazio – che coprono il 59,1 per cento della spesa per R&S delle imprese, il 54,1 per cento di quella delle istituzioni pubbliche e il 31,7 per cento della spesa sostenuta dalle università. Complessivamente, si concentra in queste regioni il 50,5 per cento della spesa nazionale per R&S.
La Sicilia, nell’ambito della classifica regionale, si pone all’ottavo posto, avendo speso, nell’anno considerato, poco più di 500 milioni di euro ed è per questo che queste opportunità, come quella messa in risalto nel programma comunitario considerato, vanno sfruttate pienamente.
La Sicilia, nell’ambito della classifica regionale, si pone all’ottavo posto, avendo speso, nell’anno considerato, poco più di 500 milioni di euro ed è per questo che queste opportunità, come quella messa in risalto nel programma comunitario considerato, vanno sfruttate pienamente.
Alla scadenza dell’8 ottobre prossimo parte la valutazione delle proposte
PALERMO – Le proposte per le 2 azioni possono essere presentate continuativamente. Viene fissata una data limite in corrispondenza della quale viene avviata una sessione di valutazione delle proposte fino a quel momento pervenute, e cioè l’8 ottobre 2009.
Lo stanziamento globale messo a disposizione per questo bando è di 31 milioni di euro.
La documentazione completa del bando per la presentazione delle proposte si trova (in lingua inglese) presso il seguente sito: http://cordis.europa.eu/fp7/calls. Altri siti web dove si possono reperire ulteriori e più approfondite informazioni sono:
http://cordis.europa.eu/guidance/helpdesk/home_it.html e http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.
Lo stanziamento globale messo a disposizione per questo bando è di 31 milioni di euro.
La documentazione completa del bando per la presentazione delle proposte si trova (in lingua inglese) presso il seguente sito: http://cordis.europa.eu/fp7/calls. Altri siti web dove si possono reperire ulteriori e più approfondite informazioni sono:
http://cordis.europa.eu/guidance/helpdesk/home_it.html e http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.
