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Rifiuti speciali, Sicilia a perdere

Rifiuti speciali, Sicilia a perdere

Imprese in difficoltà per i costi, il 10% degli inerti pericolosi per la salute finisce ancora in discarica. In Lombardia 83 impianti per il recupero energetico, nell’Isola soltanto 6

PALERMO – I rifiuti speciali non possono essere sottovalutati. Sono assai più pericolosi dei rifiuti urbani e hanno un’incisività decisamente maggiore sulla produzione, soprattutto nella realtà siciliana che ospita diversi poli petrolchimici.
Eppure questa ingombrante presenza sembra quasi invisibile da un sistema che a livello impiantistico è tra i più poveri d’Italia.
Le gestioni da prendere a modello esistono da tempo. La Lombardia, ad esempio, utilizza 600 mila tonnellate all’anno di rifiuti speciali come fonte di energia a fronte di 83 impianti presenti sul suolo. La Sicilia, invece, tratta appena 52 mila tonnellate con 6 impianti distribuiti sul suolo regionale.
Uno scenario preoccupante che vede sedere a tavola anche la criminalità organizzata che sulla gestione dei rifiuti pericolosi ha sempre costruito business milionari.