Scaduti i termini di presentazione delle richieste on line al ministero dell’Interno, risultati sotto le aspettative. Dalla provincia di Palermo il numero più importante (quasi 4 mila), chiude Enna
CATANIA – Ieri, a poche ore alla chiusura dei termini, erano 275 mila le domande di regolarizzazione per colf e badanti extracomunitari arrivate on line al Viminale. In pratica, circa la metà del numero atteso.
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha precisato durante la trasmissione Mattino 5: “Non ci saranno proroghe dei termini”. Da oggi, dunque, non si potrà più regolarizzare nessuno degli stranieri che lavorano, anche da tempo, presso le famiglie italiane.
I moduli richiesti ammontano a 333.804. Proprio negli ultimissimi giorni si è registrata un’impennata di richieste da parte dei datori di lavoro: 23mila lunedì scorso, 27mila martedì e già oltre 10mila alle 13 di ieri.
“Alla fine della giornata le domande si dovrebbero attestare intorno a quota 300mila”, informava una nota del ministero dell’Interno.
Le maggiori richieste sono arrivate per le colf (167 mila), seguite dalle badanti (75 mila, più 31 mila richieste di badanti per altra persona).
Il maggior numero di moduli richiesti (oltre 51mila, pari al 15% del totale) si sono avute nella provincia di Milano; seguono le province di Roma (38mila), Napoli (27 mila) e Brescia (12 mila).
Le nazionalità di lavoratori più richieste sono gli ucraini (43 mila, il 13% del totale) marocchini (quasi 40 mila) e moldavi (30 mila).
E nell’Isola? Secondo i dati che il Quotidiano di Sicilia ha raccolto dal Viminale, la richiesta di regolarizzazione di colf e badanti è stata bassa. La provincia di Palermo si piazza al 22° posto con 3.773 richieste di regolarizzazione. Seguono Catania (27°) con 3.434, Messina (35°) con 2.049, Ragusa (39°) con 1.864, Siracusa (59°) con 1.070, Trapani (81°) con 604, Agrigento (83°) con 589, Caltanissetta (99°) con 204 e, infine, Enna (101°) con sole 130 domande presentate.
In totale, ieri le richieste presentate on line erano 13.717, per un incasso (500 euro per ogni domanda) pari a 6.858.500 euro.