Trapani - Comune minacciato dal dissesto - QdS

Trapani – Comune minacciato dal dissesto

Vincenza Grimaudo

Trapani – Comune minacciato dal dissesto

giovedì 15 Maggio 2014

Nell’ultima assemblea di Anci Sicilia si è parlato anche dell’incertezza gestionale di porto e aeroporto. Il sindaco Damiano lamenta il taglio dei trasferimenti da parte di Stato e Regione

TRAPANI – Emergenza finanziaria e di gestione delle infrastrutture. Il sindaco di Trapani, Vito Damiano, batte i pugni sul tavolo e fa sentire la sua voce nei tavoli che contano. Lo ha fatto nel corso dell’ultima assemblea siciliana dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni, in cui ha lanciato dei veri sos riguardo alle difficoltà nel far quadrare il bilancio dell’Ente e nella gestione delle aree portuale e aeroportuale, finite nel caos per via di tagli e riforme varie. In primo piano sicuramente figurano le problematiche finanziarie del Comune. Il primo cittadino, così come molti altri colleghi, ha evidenziato la drammatica difficoltà finanziaria che i Comuni stanno attraversando e la concreta possibilità che in tempi brevi si possa addirittura dichiarare il dissesto.
Sono state evidenziate le scelte sbagliate e l’inerzia dell’amministrazione regionale che ha adottato e continua ad adottare provvedimenti, non concordati con i sindaci, che determineranno danni incommensurabili ai singoli territori. “Stato e Regione – evidenzia Damiano – stanno continuando a scaricare parte delle loro difficoltà sul sistema degli Enti locali, rinnovando la riduzione dei trasferimenti, imponendo i costi relativi a servizi in precedenza non a carico dei Comuni e determinando, di fatto, un significativo aumento della pressione fiscale sui cittadini. Anci Sicilia ha affermato la propria determinazione a recepire le istanze dei singoli Comuni e a sottoporle ai vari livelli istituzionali sia statali che regionali”.
Damiano, nel corso del suo intervento, ha posto l’accento sulle urgenti questioni che riguardano il territorio trapanese e il suo sviluppo attinenti l’istituzione di un’Autorità portuale a Trapani, ovvero di un distaccamento autonomo dell’Autorità portuale di Palermo che salvaguardi gli interessi della città di Trapani. E non è solo questa l’emergenza infrastrutturale: “Serve una governance con visione unitaria degli aeroporti – aggiunge – capace di dare continuità di sviluppo al territorio, sottraendo le scelte strategiche alle singole società di gestione, ma anche la gestione strategica dei consorzi universitari, strumento fondamentale di crescita socio-culturale nonché quella dello sviluppo turistico, unica risorsa immediatamente spendibile per fronteggiare l’attuale momento di crisi e per porre le basi dello sviluppo e della definitiva affermazione dell’industria turistica in Sicilia”.

Le dichiarazioni di Confindustria Trapani: “Potenziare in maniera organica tutto il sistema di trasporti”
TRAPANI – Tutte le situazioni evidenziate dal sindaco Damiano sono state condivise dal presidente regionale dell’Anci, Leoluca Orlando, e saranno inserite nel documento che verrà presentato al presidente Crocetta. Intanto Confindustria si dice contraria a un accorpamento del porto di Trapani con quello di Palermo o all’affidamento della gestione a un’Autority. “Per rilanciare la portualità italiana – afferma il presidente degli industriali trapanesi, Gregory Bongiorno – servirebbe meno burocrazia e maggiori interventi infrastrutturali. I porti e gli aeroporti sono solo il punto d’arrivo o di partenza di merci e passeggeri. Pertanto sarebbe altresì necessario sviluppare in maniera organica tutto il sistema dei trasporti come strade, autostrade, interporti, reti ferroviarie. Questi temi – conclude il presidente di Confindustria – dovrebbero essere inseriti a pieno tiolo nell’agenda della politica e più in generale in una strategia complessiva del sistema dei trasporti”.

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