Inutile miliardo di euro in pasto alle Province - QdS

Inutile miliardo di euro in pasto alle Province

Inutile miliardo di euro in pasto alle Province

giovedì 01 Ottobre 2009

Enti locali. Le leggi inapplicate sulle spalle dei cittadini.
Sicilia orientale. Questa seconda puntata dedicata agli enti sovracomunali si concentra su Catania, Enna, Messina, Siracusa, Ragusa: cinque Province regionali per 600 milioni di euro.
63 anni di costi. Stimando un miliardo per ogni anno di attività, con la spesa sostenuta per tenere in vita le Province si sarebbero potuti costruire ben 16 Ponti sullo Stretto di Messina.

PALERMO – Ammonta a 983 milioni di euro. il costo delle nove Province regionali siciliane nell’anno 2008. Numeri ufficiali, estrapolati dai consuntivi votati dai Consigli provinciali e pubblicati alla spicciolata a mezzo stampa secondo quanto stabilito dalla legge sulla trasparenza. Quasi un miliardo di euro per degli enti dalle poche quanto dubbie competenze istituzionali, sulla cui abolizione è in atto una discussione ultradecennale e che, di fatto, in Sicilia erano state ripensate già nel 1946, alla ratifica cioè del primo Statuto di Autonomia della Regione.
Come abbiamo già ricordato nella prima inchiesta che il Quotidiano di Sicilia ha dedicato, solo pochi giorni fa, all’enorme e probabilmente ingiustificato costo delle Province siciliane, l’articolo 15 di quella prima “carta costituzionale regionale” sull’argomento si esprimeva in maniera chiara e netta: “Le circoscrizioni provinciali e gli organi ed enti pubblici che ne derivano sono soppressi nell’ambito della Regione siciliana”. Principio, però, mai attuato concretamente, sempre rinviato, rimasto irrisolto per decine di anni. Così le Province dapprima restarono provvisoriamente in vita come amministrazioni straordinarie , e questo avvenne per uno, poi per due, poi per tre anni e per molto tempo ancora. Finché, dopo 40 lunghissimi anni di proroghe rigorosamente “straordinarie”, l’Assemblea regionale, imponendosi di farla finita con questa vergognosa ipocrisia, sancì la nascita di una nuova figura istituzionale. La vecchia provincia provvisoria, insomma, venne eliminata per far nascere la nuova fiammante Provincia regionale. Era il 1986, e da allora sono passati 23 anni.
Nella prima puntata della nostra inchiesta sui costi degli enti provinciali, abbiamo potuto appurare che nel 2008 nella Sicilia occidentale sono stati spesi 381 mln e 600 mila euro. Soldini che provengono dal lavoro dei contribuenti, utili a dare uno stipendio a presidenti, assessori, consiglieri, funzionari, impiegati, poliziotti, delegazioni, esperti e responsabili di servizi di varia natura.
Tra le 4 Province della Sicilia occidentale, neanche a dirlo, quella di Palermo svolgeva il ruolo dell’“asso pigliatutto”, con un bilancio di 197 mln € di uscite generali. Un bilancio da considerare altamente al ribasso, se pensiamo che la previsione di spesa tracciata nel preventivo 2009 dallo stesso ente risulta essere di 465 mln €.
In questo secondo approfondimento, invece, abbiamo spulciato i consuntivi 2008 delle cinque Province regionali della Sicilia orientale, e sin da subito abbiamo notato che i numeri risultano in crescita in maniera esponenziale. Naturalmente lasceremo il dettaglio dei capitoli di spesa provincia per provincia agli articoli a fondo pagina, ma qui non possiamo non dare lo sconcertante dato generale di una spesa per le cinque Province in questione di 601,600 milioni di euro, che sommati ai 381 e passa della Sicilia Occidentale arrivano a toccare quei 983 milioni di cui abbiamo detto in apertura.
 
Qui ci viene in mente il giochino di economia virtuale già sperimentato una settimana fa: proviamo nuovamente a moltiplicare il totale annuo delle spese delle nove Province siciliane per i 63 anni intercorsi da quando la prima Assemblea regionale della storia aveva votato per l’abolizione di questi enti. Quanto si sarebbe potuto risparmiare? Rispondere non è difficile ma potrebbe essere estremamente doloroso: 983 milioni moltiplicato per 63 anni, uguale: 62 miliardi di euro. Vogliamo dare un valore concreto a questa cifra? L’appalto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è stato vinto con un’offerta di 3,88 miliardi di euro. Con quanto speso per mantenere in vita le Province in questi decenni si sarebbero potuti costruire 16 “Ponti”, ovvero in altri termini basterebbe abolire le Province per coprire interamente le spese della costruzione del Ponte nel giro di 4 anni. Ci pensavate?

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