Il territorio ibleo cosparso di amianto - QdS

Il territorio ibleo cosparso di amianto

Il territorio ibleo cosparso di amianto

mercoledì 21 Maggio 2014

Ovunque i rifiuti conferiti illegalmente. Il fenomeno si spiega non solo per l’inciviltà di alcuni privati, ma anche per i costi elevati di smaltimento

RAGUSA – Il problema dell’amianto abbandonato sull’intero territorio ibleo si acuisce sempre più. Ad essere presi di mira, da cittadini senza scrupoli, sono i siti dove sono ubicati i cassonetti dell’immondizia indifferenziata, dove è facile rinvenire scarti di eternit di tutte le dimensioni, finanche sbriciolato. Una vera e propria piaga che minaccia l’ambiente circostante e la salute dei cittadini. In merito all’abbandono indiscriminato dell’amianto, associazioni di cittadini e movimenti politici hanno più volte fatto sentire la loro voce, perché si prendano provvedimenti volti a prevenire il fenomeno e a dissuadere chi abbandona illegalmente rifiuti tossici.
L’associazione “Cittadini liberi” ha denunciato la presenza di cumuli di eternit frantumato nei pressi di una zona residenziale di Modica, ove insistono centinaia di abitazioni. “È inammissibile – afferma il coordinatore dell’associazione, Giorgio Iabichella – che vi siano ancora cittadini negligenti e sprezzanti del senso civico e della legalità, che continuano a scaricare eternit in giro”.
 
L’associazione ha chiesto l’immediata bonifica della discarica, visto il profilarsi di un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini residenti nella zona, che non possono portare fuori i loro bambini, a causa della presenza del materiale sbriciolato davanti alle loro abitazioni. L’associazione Cittadini liberi ha chiesto anche al sindaco, Ignazio Abbate, di sensibilizzare maggiormente i cittadini sulla pericolosità dell’amianto e attivare una convenzione con le ditte specializzate, in modo da alleggerire i costi di smaltimento dell’eternit per i privati, così alti da “costringerli” a smaltire l’amianto in modo illegale.
Sulla grave problematica, è intervenuto, nei giorni scorsi, anche il locale M5S, accusando il sindaco di aver fatto soltanto promesse, senza risolvere la grave piaga. “Il problema dell’amianto abbandonato ovunque – dicono gli attivisti del M5S – pare sia diventato ormai irrisolvibile e ciò nonostante le continue rassicurazioni e le vane promesse del sindaco con delega all’Ambiente. Il sindaco, infatti, ha più volte rassicurato la cittadinanza, dichiarando che per le discariche abusive di amianto stava provvedendo la Provincia e ciò in virtù di un protocollo d’intesa tra l’Ente di Palazzo San Domenico e quello di viale del Fante. A distanza ormai di tempo, dalle prime dichiarazioni del sindaco – aggiungono gli attivisti del M5S –, si verifica, invece, che il territorio è devastato dalle discariche di amianto. Dalla zona archeologica di Cava Ispica a quella di Trebalate, da quella di Pozzo Cassero a quella della Fasana, tutte zone che il sindaco Abbate conosce bene, è tutto un pullulare di recipienti in eternit, lastre e scarti sbriciolati. In realtà, i cittadini preferiscono abbandonare l’amianto in giro (in tal modo sbagliando) – concludono gli attivisti – in quanto per loro non c’è alcuna agevolazione che, invece, consentirebbe la raccolta e il conferimento del pericoloso rifiuto presso i centri autorizzati”.
A tal fine, il M5S Modica ha invitato il sindaco a smetterla di fare continui proclami e ad adoperarsi presso la Provincia, sollecitandola a rispettare gli accordi per far sì che le zone in questione vengano al più presto bonificate.
In merito al fenomeno, proprio il 26 marzo scorso, l’Ars ha approvato il disegno di legge per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto. Tra gli obiettivi principali che si pone la legge, un efficace sistema di prevenzione primaria secondaria, nonché il riconoscimento della pregressa esposizione dei lavoratori. Inoltre, con decreto dell’assessore all’Energia, entro 30 giorni, doveva essere emanato un bando per la concessione di contributi ai Comuni, singoli o associati, per la rimozione, il trasporto, lo stoccaggio e il conferimento all’impianto regionale, dei manufatti di amianto presenti nei siti, negli impianti, negli edifici e nei mezzi pubblici e privati. I Comuni dovranno, pertanto, cominciare la raccolta e ognuno avrà un sito di raccolta e stoccaggio temporaneo nell’attesa della costruzione dell’impianto di riciclo. Alla luce di questo provvedimento legislativo, il M5S Modica ha invitato il sindaco ad attivarsi per darne puntuale applicazione, sfruttando i fondi che saranno resi disponibili.
 

Il sindaco Abbate respinge le accuse mosse verso di lui
MODICA (RG) – Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, alle accuse mossegli dal M5S Modica. “Il M5S – dichiara il sindaco – continua nelle polemiche sterili e inutili e crea allarme tra i cittadini. Il Comune di Modica, come sottolineato più volte, ha stipulato una convenzione con la Provincia alla quale spetta il compito di rimuovere i rifiuti speciali. In questi mesi, abbiamo avviato una pulizia capillare del territorio, rimuovendo le discariche abusive che per anni hanno deturpato l’ambiente. Ho già avuto modo di sottolineare che la Provincia ha assunto il compito di rimuovere i rifiuti speciali, attraverso una convenzione stipulata con l’ente Comune. Ribadisco inoltre che l’amministrazione ha inserito in bilancio una misura di sostegno rivolta alle famiglie e alle aziende per lo smontaggio, il trattamento e lo smaltimento dell’amianto”. E intanto, è iniziata la rimozione delle discariche abusive di amianto sulla base del protocollo d’intesa stipulato dal Comune di Modica con la Provincia. Il servizio sarà effettuato in 19 vie e contrade dove sono state individuate le discariche abusive. Si tratta di via Caitina, c.da Catanzarello, ex Sp. Rocciola Scrofani, c.da Pozzo Cassero, c.da Rassabia, c.da San Giurgiuzzu, via Catagirasi, c.da Ponte Margi, piazzale Cimitero, via G. Muriana, via Mercè, c.da San Pancrazio, c.da Conca D’Oro, c.da Fargione e c.da Pernamazzoni. “È doveroso – ha sottolineato Abbate – salvaguardare la salute dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo. È una tematica nei confronti della quale l’amministrazione assumerà un controllo costante, mettendo in campo tutte le azioni per arginare questo fenomeno”.

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