Riforma della Pa: cosa ne pensa dei dieci punti presentati da Faraone su dirigenti e contratti a termine basati sui risultati; più soldi ai dipendenti efficienti?
“Nell’ottica del ruolo che ha l’on Faraone, che si occupa dei temi legati al lavoro per la segreteria nazionale, credo che questa sia una riforma attesa dalla comunità siciliana soprattutto per ciò che riguarda la pubblica amministrazione regionale. Non sempre però i temi della burocrazia regionale e quelli degli enti locali coincidono, quindi una maggiore attenzione andrebbe dedicata ai temi dei dipendenti degli enti locali e del comparto Comuni e Province che passa un po’ per il comparto povero e dove non ci sono per i dirigenti i privilegi e gli stipendi che ci sono per i burocrati di primo livello dell’amministrazione regionale e che spesso fanno anche lavoro più faticoso e più attento perché sono la prima interfaccia della gente. È bene la riforma che ha in mente Faraone, però credo che un’attenzione particolare meriti questo comparto Enti locali a cui una parte della riforma della Pa dovrebbe essere dedicata”.
“No, sto pensando ad una riforma organica che si occupi anche della semplificazione amministrativa degli iter burocratici che snellisca ulteriormente il procedimento amministrativo. Credo che questo sia una delle tematiche più sentite perché oggi non solo i cittadini non hanno fiducia nella burocrazia ma spesso anche gli imprenditori e operatori del settore crollano di fronte a questi atteggiamenti di burocratizzazione della cosa pubblica che negli anni non sono riusciti ad attenuarsi”.
“Negli anni purtroppo nel settore della Pa e in particolare in Sicilia non si è dato luogo ad una retribuzione dell’indennità di risultato legata concretamente ai risultati ottenuti. Si è stati carenti in tutto l’iter e non soltanto in quello della liquidazione dell’indennità di risultato. Se si vuole rimediare, come è giusto che sia, a questo gap che ci è stato sotto questo profilo, bisognerebbe rivedere tutta la procedura con gli opportuni correttivi normativi”.
“Assolutamente sì, renziano convinto, convintissimo. E sono ancora più convinto perché ieri ho sentito le parole del Premier in Televisione e ho visto un Renzi particolarmente deciso e con l’umiltà di chi sa che deve dimostrare quanto vale con i fatti e questo deve essere un messaggio che come politici ed amministratori locali… non è più bravo chi fa più proclami o è più ‘mediatico’ le nostre capacità vanno riscontrate sul campo sul modo di amministrare con fatti concreti”.
“Assolutamente sì anche perché sono rivolte particolarmente alle generazioni più giovani che ormai hanno una dimestichezza assoluta con questi sistemi informatici e tecnologici avanzati; sarà più difficile spiegarlo agli anziani. Dobbiamo pensare però che c’è un mondo che si svecchia e ne devono tenere conto gli interventi normativi”.