Il 70% dei farmaci non studiati per bimbi, online database sicuro - QdS

Il 70% dei farmaci non studiati per bimbi, online database sicuro

Il 70% dei farmaci non studiati per bimbi, online database sicuro

mercoledì 04 Giugno 2014

L’Aifa: “Pregiudizio etico ad esporre i minori alle sperimentazioni cliniche”

ROMA – Circa il 70% dei farmaci utilizzati per i bambini non è appositamente studiato per loro. Ridurre le dosi di medicinali utilizzati per gli adulti “ritarandole” in base al peso e all’età del piccolo è una pratica che può essere rischiosa. Proprio per promuovere un uso consapevole e sicuro dei farmaci in pediatria e in gravidanza, partono le campagne informativa dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) chiamate, appunto, “Farmaci e Gravidanza” e “Farmaci e Pediatria”. Presentati martedì scorso presso l’Auditorium del ministero della Salute, l’obiettivo è mandare un messaggio chiaro: “Bimbi e adolescenti non sono adulti in miniatura, non dare loro i tuoi farmaci”.
Le due iniziative di comunicazione sono basate su di un lavoro scientifico di revisione della letteratura che metterà a disposizione del pubblico e degli addetti ai lavori le migliori conoscenze attualmente disponibili. Per la divulgazione dei contenuti scientifici sono state predisposte due campagne di comunicazione che partiranno nelle prossime settimane e saranno sorrette da una pianificazione pubblicitaria rilevante.
All’evento di presentazione hanno partecipato, tra glia altri, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Sergio Pecorelli e il direttore generale Luca Pani.
Il problema, sottolineato dagli esperti, è che sono ancora troppo poche le sperimentazioni pediatriche dei farmaci perché vi è, sottolinea l’Aifa, una sorta di “pregiudizio etico ad esporre i bambini alle sperimentazioni cliniche benché, al contrario, ciò vada a ledere i loro stessi interessi, perché preclude la possibilità di sviluppare farmaci adatti alle loro specifiche esigenze”. Da qui la richiesta delle società scientifiche di effettuare un maggior numero di studi clinici in ambito pediatrico (le sperimentazioni pediatriche sono pari a poco meno del 10% del totale). Nell’ambito della campagna verrà anche lanciato un sito che conterrà un database con l’elenco dei medicinali disponibili per la popolazione pediatrica e la relativa posologia. Quasi nove mila saranno le schede a disposizione di genitori e medici per aiutarli nella scelta della terapia farmacologica più appropriata. Bisogna garantire un’informazione sicura, come ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Oggi, specie rispetto ai bambini, è in aumento l’autodiagnosi effettuata utilizzando Internet e c’è un bombardamento di informazioni in rete, ma questo non vuol dire che siamo davvero più informati e, soprattutto, che le informazioni siano controllate e certificate, e ciò rende la Campagna sui farmaci in pediatria estremamente utile”.

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