Alberto Ranieri: "Agricoltura e turismo settori strategici" - QdS

Alberto Ranieri: “Agricoltura e turismo settori strategici”

Francesco Sanfilippo

Alberto Ranieri: “Agricoltura e turismo settori strategici”

giovedì 12 Giugno 2014

Forum con Alberto Ranieri, Direttore area Sicilia Intesa Sanpaolo

Quali sono i settori strategici per la vostra banca in Sicilia?
“La nostra Banca vuole mettere il proprio know-how di grande banca internazionale al servizio del territorio siciliano, con una forte attenzione alle sua peculiarità. I settori strategici siciliani sono identificabili, oltre che nel terziario tradizionale, in un’agricoltura di qualità con il suo indotto industriale e nel turismo ma esistono anche eccellenze nei settori ad alta tecnologia. Intesa Sanpaolo ha grande attenzione al settore agricolo che ha un peso significativo nell’economia della Sicilia. In questo settore, esiste una nostra società di consulenza, Agriventure, che offre supporto specialistico agli imprenditori affiancandoli anche nella formulazione dei piani d’impresa. Il settore agricolo, comunque, può fare molto di più, ma sarebbe necessario superare il limite dell’estrema polverizzazione del sistema ad esempio facendo ricorso alle reti d’impresa”.
Come sono i rapporti con i Confidi?
“I nostri rapporti con i Confidi sono ottimi. Abbiamo operato delle scelte creando dei rapporti preferenziali in particolare con i principali confidi 107, ma siamo sempre disponibili a nuove collaborazioni dove troviamo le condizioni. Sollecitiamo i Confidi a fare maggiormente sistema e a rafforzarsi, perché soffrono gli effetti delle significative rettifiche sui crediti e il potenziamento patrimoniale dei Confidi è decisivo”.
Intesa-Sanpaolo in Sicilia contava due anni fa 170 filiali e 500 mila clienti. Oggi?
“I clienti sono aumentati, in particolare le famiglie, nonostante le difficoltà, sebbene attraverso un fisiologico turn-over. Per quanto riguarda le filiali, anche la Sicilia è stata coinvolta nel processo di ottimizzazione degli sportelli, avviato dal Gruppo Intesa Sanpaolo, ma direi da tutto il sistema bancario italiano. Oggi, in Sicilia, i nostri sportelli sono circa 170 in riferimento alle diverse società del Gruppo con offerte differenziate. Come Banca dei Territori, la divisione che si occupa del l’offerta di servizio alle famiglie e alle PMI, le filiali oggi sono poco meno di 150, comunque distribuite sul territorio in modo da poter offrire una completa copertura. Negli ultimi due anni abbiamo realizzato alcuni accorpamenti tra filiali vicine allo scopo di rafforzare il nostro livello di servizio, in particolare con l’estensione di orario 8-20 e l’apertura al sabato mattina, che sta avendo successo. La banca fisica, infatti, resta essenziale, perché privilegiamo un approccio al cliente basato sul valore della consulenza e della relazione. Consulenza, in particolare, significa per noi investire sempre più nella formazione dei nostri colleghi che sono chiamati sempre più a sapere interpretare e soddisfare le più diverse esigenze della clientela. Penso per esempio al servizio di investimento denominato Portafogli Consigliati con cui proponiamo al nostro cliente soluzioni d’investimento personalizzate”.
State sviluppando il settore della banca on line?
“Si sta assistendo ad una crescita significativa dell’attività on line che, con sfaccettature diverse, ormai è una realtà affermata e sempre più in crescita. Esistono diverse tipologie di servizi on line. Già con l’home banking è possibile da tempo effettuare diverse operazioni in modo comodo e sicuro. Oggi stanno prendendo piede anche i servizi tramite smartphone. Questa banca mobile si è affiancata a quella on line, riportando un successo crescente. Intesa Sanpaolo ha lanciato da tempo il servizio “Move and Pay” che permette pagamenti grazie ad un’applicazione sul proprio telefonino”.
Che cosa può dirci su Banca prossima?
“Banca Prossima è la banca del nostro gruppo che si occupa del mondo No Profit o Terzo Settore. Gli sportelli presenti in Sicilia sono otto e usano strumenti adatti a questo mondo. Come tutte le banche vende i suoi servizi, offre consulenze e credito, secondo criteri di classificazione o di rating mirati sul settore. Questa banca si appoggia alle nostre sedi, ma le sue attività non dipendono dalla nostra struttura”.

In cosa consiste il Piano Casa che state approntando nelle prossime settimane in tutta la Sicilia dopo essere stato avviato in tutta Italia?
“Siamo già in piena fase operativa. Stiamo prendendo contatto con le imprese edili che hanno o stanno ultimando cantieri che abbiamo finanziato. L’idea del Piano Casa è quella di incrociare la domanda con l’offerta, mettendo in contatto i nostri clienti che intendono acquistare una casa con l’impresa edile da noi selezionata. Quest’iniziativa prevede inoltre degli incentivi, offrendo mutui fino al 100% del valore dell’immobile con facilitazione di tasso sia da parte della banca che del costruttore che, a sua volta, offre un proprio contributo allo sconto finale sul mutuo. Tutto ciò a favore dell’acquirente. Dentro l’iniziativa, sostenuta da adeguata campagna pubblicitaria di Intesa Sanpaolo, vi è anche il supporto dell’“Immobiliare.it” come vetrina degli immobili acquistabili con tali modalità. E’ un’iniziativa che va incontro ad uno dei settori fondamentali dell’economia nazionale e siciliana, colpito pesantemente dalla crisi e che in questi ultimi mesi sembra mostrare qualche segnale di risveglio”.

Cosa fate per i giovani?
“Un marchio di successo tra i giovani è Superflash, nato come carta di pagamento, ma che ora caratterizza un’intera gamma di servizi mirati al mondo dei giovani. L’iniziativa più importante, però, è quella che noi rivolgiamo per la formazione e l’avviamento dei giovani imprenditori, attraverso il nostro portale “Neo-Impresa”, che offre un percorso di formazione e informazione su cosa serve per fare impresa, e soprattutto con le “Officine informative”, una vera e propria scuola di formazione per aspiranti imprenditori, che aiuta a sviluppare l’idea imprenditoriale, guidandone il percorso e se il progetto è valido, anche supportandone la presentazione a quegli investitori finanziari specializzati nelle start up”.

Quali sono i vostri prodotti di maggiore successo in questo momento?
“La gamma dei nostri prodotti è completa, ma ce ne sono alcuni che si stanno affermando. La Next Card è una carta di debito sofisticata che utilizza un canale di pagamento sicuro che mette al riparo il cliente dai pericoli di internet. Un altro prodotto riguarda la polizza auto, proposta dalla nostra società assicuratrice del ramo danni, Intesa Sanpaolo Assicura, che presenta contenuti innovativi. Il primo consiste nella dotazione di una scatola nera, collegata con una centrale operativa, che consente una personalizzazione della tariffa e che può essere di grande aiuto in caso vi sia la necessità di un immediato soccorso stradale. Il secondo sta nella possibilità di rateizzare il costo della polizza in 12 mesi, senza costi aggiuntivi. Il terzo punta ad una differenziazione delle tariffe, favorendo chi usa la macchina con basse percorrenze annue. Questi servizi assicurativi sono già disponibili per tutti i clienti Intesa Sanpaolo”.

Avete applicato la disposizione europea sull’obbligo di aprire un conto di base?
“Già dal 2011 la nostra banca consente quanto disposto dal decreto Salva-Italia. Cioè un conto gratuito per cittadini sotto la soglia Isee dei 7.500 euro e per i pensionati che guadagnano meno di 1500 euro. Inoltre offriamo anche un conto base che costa 30 euro l’anno”.

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