Per il neurologo Mancardi in circa due anni si scoprirà l’efficacia delle cellule staminali mesenchimali. Le strategie riguardano il trattamento precoce e personalizzato e l’induzione selettiva
CATANIA – Organizzato dal Coordinamento regionale dell’Associazione italiana sclerosi multipla a Catania è l’incontro che si è svolto in questi giorni nel capoluogo etneo. Il nuovo scenario dei trattamenti, le cellule staminali, il percorso riabilitativo, la presa in carico della persona con Sm sono state le tematiche centrali dell’iniziativa alla quale hanno preso parte numerose persone con Sm provenienti da tutta la Regione, in rappresentanza degli oltre 6 mila siciliani con sclerosi.
La sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale cronica e spesso invalidante. La malattia è imprevedibile, inizia con attacchi improvvisi seguiti da periodi in cui si recupera, senza sapere quando arriverà l’attacco successivo. Conduce gradualmente all’invalidità e rende complicate, se non impossibili, semplici azioni quotidiane, come camminare, leggere, parlare, prendere in mano un oggetto.
I dati diffusi fanno emergere che sono 3 milioni le persone con sclerosi multipla nel mondo; in Europa sono circa 600 mila e in Italia 72 mila, mentre in Sicilia sono circa 6 mila. Nuovi casi ogni anno si aggiungono e sono circa 2.000. Ogni 4 ore una persona, per lo più giovane con un’età tra i 20 e i 40 anni, riceve la diagnosi di sclerosi multipla.
In Sicilia, due luminari nel campo neurologico, Giancarlo Comi (direttore dipartimento di Neurologia dell’Irccs, Ospedale “San Raffaele” di Milano) e Gianluigi Mancardi (ordinario di Neurologia, direttore dipartimento di Neuroscienze, oftamologia e genetica, Università degli studi di Genova) hanno spiegato le caratteristiche dell’evolversi della malattia e le nuove frontiere di cura e terapia. Comi ha spiegato come si riesca a controllare la malattia in modo perfetto nel 40 per cento dei casi, impensabile fino a dieci anni fa.
“Dobbiamo ora occuparci dell’altra metà, nella quale ci sono soprattutto i malati con forme progressive- ha detto Comi-. Abbiamo organizzato un finanziamento di più di 20 milioni euro per cercare terapie e strategie. Nuove terapie, che permetteranno di avere un nuovo approccio e che modificheranno il decorso della Sm, arriveranno nei centri clinici”. Comi ha spiegato che la strategia terapeutica riguarda il trattamento precoce, il trattamento personalizzato, e l’induzione selettiva. La risonanza magnetica, è stato dimostrato da studi, consente di predire la risposta a trattamenti di prima linea sia prima di iniziare il trattamento che nelle fasi precoci di trattamento.
Le cellule staminali ed in particolare del trapianto con cellule staminali ematopoietiche sono state argomento di Giovanni Luigi Mancardi: “L’intensa immunosoppressione seguita da trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche è una procedura utilizzata da oramai 20 anni nella terapia delle forme gravi di malattie autoimmuni non sensibili alle comuni terapie. Esiste un’importante esperienza sulla sclerosi multipla, in particolare in Italia”. Uno studio mondiale sulle cellule staminali mesenchimali è in atto per verificare l’efficacia di queste cellule. Secondo Mancardi in circa due anni al massimo si scoprirà l’efficacia delle mesenchimali.
Mario Alberto Battaglia, presidente Fism ha illustrato il percorso avviato dall’Aism con la Regione. La sclerosi multipla necessita di un’alleanza tra Istituzioni, centri clinici, servizi sociali e sanitari territoriali, associazione dei pazienti, persone con Sm e un approccio integrato socio-sanitario con garanzia di continuità tra ospedale e territorio, questo è il percorso avviato dalla Regione Sicilia nella elaborazione di un modello regionale di Pdta (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) che diventa un atto concreto e fondamentale, un impegno con cui la Regione siciliana potrà rispondere ai bisogni delle persone con sclerosi multipla, espresse nella Carta dei diritti delle persone con Sm. Il trattamento riabilitativo, mirato, è una risposta ai pazienti da parte dell’Associazione italiana sclerosi multipla che mette a disposizione un servizio di riabilitazione personalizzato grazie all’impegno della ricerca. La riabilitazione oltre a contribuire al rallentamento della progressione della disabilità ha un sulla malattia.