L’ospedale bresciano ha avviato una ricerca di medici disposti alle infusioni. “Fare somministrare c/o Spedali civili di Brescia le cure con cellule staminali”
CATANIA – Anche il tribunale di Catania, dopo quelli di Pesaro e Venezia, ha emesso un’ordinanza per far somministrare agli Spedali civili di Brescia le cure su due pazienti con cellule staminali secondo il metodo Stamina. L’ospedale bresciano ha così avviato una ricerca di medici disposti a praticare le infusioni.
“Eventuali dichiarazioni di disponibilità dovranno pervenire alla Direzione Sanitaria dell’Azienda corredate di curriculum comprovante titoli ed esperienza pregressa, oltre che, del nulla osta dell’Azienda di appartenenza” si legge in una nota pubblicata sul sito internet degli Spedali civili di Brescia. Si tratta, in particolare, di tre infermieri, due anestesisti, un infusore e un chirurgo ortopedico.
“La mia stima nei giudici aumenta di giorno in giorno. Si stanno rivelando persone di buon cuore e alta professionalità. Purtroppo però difficilmente troveremo qualche martire che vorrà aiutarci a riprendere le infusioni”. A dirlo Marino Andolina, il medico di Stamina Foundation, che commenta le due nuove ordinanze del tribunale di Catania.
“Sono sconcertata per quanto sta accadendo, bizzarrie che stanno ledendo l’immagine dell’Italia considerata da sempre come la Patria del metodo scientifico, del rigore, delle prove”: è il commento del ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo le nuove ordinanze a Catania. Per il ministro a questo punto “è necessaria un’azione forte di Governo e Parlamento a tutela dei malati e delle famiglie. La vicenda, ha aggiunto, è a passo più avanti nel "disordine istituzionale" di cui parlava ieri il senatore Zanda.