Domenico Torrisi: "Un corridoio per la Sicilia dalla Finlandia a Malta" - QdS

Domenico Torrisi: “Un corridoio per la Sicilia dalla Finlandia a Malta”

Francesco Sanfilippo

Domenico Torrisi: “Un corridoio per la Sicilia dalla Finlandia a Malta”

mercoledì 25 Giugno 2014

Forum con Domenico Torrisi, assessore regionale Infrastrutture e mobilità

A che punto è il Piano regionale trasporti?
“Il piano regionale trasporti è un documento di programmazione, che riguarda tutte le infrastrutture, i trasporti della regione e gli indirizzi generali della mobilità integrata per persone e per le merci. Si tratta di un documento guida vero e proprio ed è predisposto sulla base del piano generale dei trasporti dal 2001 con cui sono stabilite le modalità che prevedevano un documento d’inquadramento generale da sviluppare attraverso 6 piani attuatori. Questi ultimi concernono il trasporto merci e la logistica, i piani attuativi integrati delle quattro modalità di trasporto su ferro, su gomma, su strada e sul mare, e il piano di trasporto pubblico locale. Il primo è stato approvato nel 2002 dalla Regione e gli altri quattro piani attuativi nel 2004, mentre il trasporto pubblico locale extraurbano che si basa sul trasporto su gomma attende il processo di riforma del sistema regionale. Quest’ultimo è condizionato dal definitivo passaggio dal sistema attuale concessionario ad uno contrattuale entro il 2015”.
Che cosa prevede il corridoio Helsinki-La Valletta?
“La realizzazione del corridoio 5 Helsinky-La Valletta così come previsto dall’Ue prevede che queste città siano collegati attraverso la Sicilia. Questa scelta, insieme all’imminente trasferimento delle competenze delle Ferrovie dello Stato alla Regione siciliana, imporrà nel breve periodo una rivisitazione del Piano regionale trasporti in un’ottica di trasporto integrato”.
Perché è nato questo corridoio?
“Malta ha chiesto che i porti di Augusta e di Pozzallo diventino poli privilegiati nelle relazioni commerciali tra i due territori. Non a caso, il piano tiene conto delle esigenze socio-economiche del territorio e favorisce gli sviluppi contemporanei. Inizialmente, questo corridoio doveva terminare a Bari escludendo la Calabria e la Sicilia. Il governo di Malta, però, ha richiesto che fosse modificato per includere la Sicilia orientale, giacché è con quest’ultima che detiene i suoi rapporti economici con i porti di Augusta e Pozzallo. Bari avrebbe reso questo corridoio antieconomico, così quest’osservazione ha fatto cambiare i piani della Ue”.
Così, si avrà un rilancio dell’economia della Sicilia orientale?
“Sicuramente sì, per questo il sistema dei trasporti della Sicilia Sudorientale, allo stato attuale, prevede sia piccoli interventi di messa in sicurezza delle strade provinciali sia azioni di vasta portata che rifaranno interamente le grandi arterie stradali. Riguardo quest’ultimo aspetto, è atteso il potenziamento della bretella di collegamento tra la strada statale 115, l’autoporto di Vittoria l’aeroporto di Comiso e la strada statale 514. Si tratta di un progetto di 115 milioni interamente finanziato per il quale circa un mese fa è stato pubblicato sulla Gazzetta europea il bando per la progettazione esecutiva. Oltre a questo, si sta definendo il raddoppio della strada statale 514 Ragusa-Catania, di cui il 24 aprile di quest’anno è stata aggiudicata la gara in project financing. Si aspetta la sottoscrizione della convenzione per la realizzazione e per la gestione dell’arteria stradale tra il ministero delle Infrastrutture e gli enti aggiudicatari ed è prevista una spesa di 615 milioni di euro di cui 448 da privati, 217 con i fondi di coesione e sviluppo da parte dello Stato, e 150 dell’Anas. Infine, si realizzeranno i lotti 6, 7 e 8 della Siracusa-Gela, i cui lavori sono stati consegnati a fine maggio scorso che collegheranno i 20 chilometri di Rosolini con Modica, per cui sono stati spesi 360 milioni di euro”.
Quali sono i piccoli interventi previsti?
“Sono in corso degli interventi secondari in provincia di Ragusa per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle strade provinciali 31, 15, 24 e 18 per un importo complessivo di 4 milioni e 500 mila euro. Inoltre, nella provincia di Siracusa, sempre per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada, si sta lavorando sulla provinciale 59 e su quella interprovinciale Siracusa-Ragusa, per cui è prevista una spesa complessiva di circa 5 milioni e 500 mila euro”.
 
Che cosa può dirci sul potenziamento dei porti turistici?
“Le aree a servizio dei porti turistici di Porto Empedocle, Menfi e Sant’Agata di Militello saranno risistemate secondo un decreto assessoriale che ho predisposto. In particolare, un milione di euro andrà al comune di Porto Empedocle per la realizzazione della nuova sede della stazione marittima. Altri due milioni saranno destinati al comune di Menfi per interventi sul porto e per la passeggiata a mare, come la realizzazione dell’impianto di illuminazione della strada di accesso al porto. Un milione andrà invece al comune di sant’Agata di Militello per la realizzazione di una  spiaggia attrezzata a servizio del porto dei Nebrodi con interventi per la creazione di spazi di sosta, di aree per lo sport, garantendo l’accesso  alla spiaggia ai disabili”.

Come sono finanziati questi interventi?

“Sono piccoli interventi finanziati con i fondi del Po-Fesr 200712013, che garantiranno una più ottimale fruizione delle spiagge così che rendano maggiori servizi ai turisti che ogni anno si riversano in massa sui nostri litorali. Lo sviluppo del turismo non può ignorare dalla realizzazione d’infrastrutture a supporto e dal piccolo intervento alle grandi opere nulla può essere tralasciato. L’intento è di fare ripartire l’economia nella nostra regione, puntando proprio dalla realizzazione dei lavori pubblici. Ricordo che la realizzazione di una infrastruttura non solo importante di per sé, ma ogni opera realizzata aiuta non poco le casse della regione siciliana grazie alle entrate che ne derivano”.
 
Realizzerete un Piano trasporti sostenibile per le merci che sostituisca quello gommato?
“Recentemente, la Giunta regionale ha dato il via libera all’Accordo di programma tra il ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Sicilia. Quest’accordo attuerà e trasferirà alla Regione le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione dei servizi ferroviari di interesse regionale e locale. Si tratta di un atto propedeutico che ci consentirà di gestire direttamente i servizi ferroviari dell’Isola e che porterà, a breve, all’attesa firma del Contratto di servizio Regione Sicilia-Ferrovie dello Stato. La Sicilia, adesso, è l’unica Regione a non averlo firmato e lo schema dell’accordo prevede lo stanziamento di 115 milioni di euro, con cui Trenitalia dovrà garantire circa 9 milioni 447 mila chilometri-treno l’anno. L’accordo deve ricevere il via libera dal ministero dell’Economia e Finanze, per cui dopo potremo firmare l’accordo di programma quadro che ci permetterà di decidere quali tratte chiudere e quali potenziare. Ciò ci consentirà di razionalizzare i trasporti regionali e locali, modificando e implementando alcune reti di trasporto locale, non solo quello su rotaia ma anche quello su gomma, evitando inutili sovrapposizioni. In questo senso, una serie di incontri è già in corso con tutti coloro che si occupano di Trasporto pubblico locale per adoperarsi affinché si spendano al meglio le risorse disponibili”.
La tratta Palermo-Catania diventerà un tracciato ad alta velocità?
“Sulle quattro ipotesi di tracciato circolate finora per portare l’alta velocità nella tratta Catania-Palermo non abbiamo scelto quale attuare, poiché bisogna capire i costi, le risorse necessarie e i finanziamenti. A breve, arriveranno novità sul bando da 50 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni, per cui è già stato nominato il presidente della Commissione di gara”.

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