“Sicuramente ripartirò da un grado di vivibilità che la città ha perso da tempo. Quindi dai servizi essenziali offerti al cittadino, che esige chiaramente dei servizi efficienti perché paga le tasse, chiedendo conseguenzialmente risposte sul territorio. Parliamo di pulizia, di mobilità e quanto serve per ripristinare la vivibilità persa”.
“Stiamo iniziando con le cose semplici, operazione vivibilità e operazione decoro, perché se vogliamo che in futuro questa città diventi una città turistica dobbiamo partire dalle cose semplici. Successivamente penseremo ad una programmazione più strutturata quindi penso ai parcheggi, alla chiusura definitiva del centro storico, penso alla costituzione di un museo che ad Acireale manca. Penso alle possibilità ottenibili dal turismo in genere, dai borghi marinari, alla riapertura delle Terme. C’è tanto da fare. Viviamo in uno stato di degrado mai visto, ma pensiamo ad un visione futura di Acireale come città turistica”.
“In questo momento stiamo verificando la situazione, non sono in grado di dare delle risposte definitive. Tra qualche giorno insieme ai consulenti e chi mi stanno aiutando valuteremo bene e potremmo dare sicuramente un dato definitivo su quello che la vecchia amministrazione ci ha lasciato”.
“La Zona Franca Urbana non è servita proprio a nulla. Non è servita a nulla perché ci sono 10 milioni di euro a fronte di 700 richieste e nella ripartizione toccherà alle aziende non più di 10-15 mila euro. Le Zfu potrebbero inoltre servire ad una sola annualità, il fondo non verrà probabilmente rimpinguato”.
“Non credo i dipendenti abbiamo delle colpe così gravi. Di fatto c’è una rendicontazione che è stata vagliata dalla Regione siciliana, perché di fatto la rendicontazione va in assessorato e viene li valutata, certo non è una situazione facile. Attendiamo gli accertamenti da parte della Procura perché al momento conosciamo la notizia solo dai giornali e aspettiamo – e verificheremo – gli atti che arriveranno all’amministrazione”.