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Depurazione: Sicilia nella melma

Depurazione: Sicilia nella melma

Cinquantanove Comuni siciliani a rischio: dopo il 2015 potrebbero arrivare sanzioni fino a 700 mila euro al giorno. Un miliardo ancora da spendere. Fondi Ue a rischio se si perde tempo

PALERMO – Fondi per la depurazione (pari a circa un miliardo di euro) non spesi dal lontano 2012 e pesanti sanzioni da parte dell’Unione europea (fino a un massimo di 700 mila euro al giorno) dietro l’angolo. Un’inquetante Spada di Damocle sulla testa di troppi Enti locali.
Ecco il quadro della situazione in Sicilia, dove ben 59 Comuni (tra cui un grande centro come Catania), vale a dire il 54% degli Enti “irregolari” presenti su tutti il territorio nazionale, sono a rischio. C’è tempo fino al 2015 per mettersi in regola, ma visto l’andazzo degli ultimi anni sembra difficile pensare a un’accelerazione improvvisa.
Il grande problema della Sicilia, comunque, rimane il non-fare, la non-spesa, scanditi dai confusi automatismi della macchina regionale e la miopia dei sindaci.
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