Infrastrutture, fame in aumento - QdS

Infrastrutture, fame in aumento

Rosario Battiato

Infrastrutture, fame in aumento

mercoledì 06 Agosto 2014

Autostrade e ferrovie: la Sicilia è la regione più estesa d’Italia, ma ha un tasso inferiore a quello delle Marche. Arrivano briciole, anziché progetti. Nel Centro-Nord si viaggia a velocità tripla

PALERMO – L’arretratezza si può misurare: la Sicilia ha uno degli indici infrastrutturali peggiori d’Italia. La regione più estesa d’Italia, piazzata al centro del Mediterraneo, detiene autostrade insufficienti e senza manutenzione e una rete ferroviaria che ospita treni vecchi e lenti. Se spostarsi all’interno dell’Isola è un’impresa complicata, cosa dire dei trasferimenti fuori dall’Isola dopo aver rinunciato all’unica infrastruttura strategica determinante per la continuità territoriale come il Ponte sullo Stretto?
Oltre a perdere le merci che transitano da Suez verso i ricchi mercati del Settentrione, limitiamo anche le potenzialità del nostro turismo e l’utilizzo degli unici mezzi adeguati di contatto con l’esterno come gli aeroporti.
La Regione ha un piano di investimenti e lavora per potenziare le infrastrutture di collegamento col corridoio Scandinavo-Mediterraneo, ma potrebbe non bastare.

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