Non sono mancate le polemiche: il Consiglio ha dato l’ok con 15 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti. Secondo le previsioni, l’imposta dovrebbe “fruttare” al Comune 8,8 mln di euro
Messina – Con un’estenuante maratona terminata solo alla fine della scorsa settimana, il Consiglio comunale ha approvato il regolamento della Iuc, la Tasi e la Tari. I tempi dettati dal Ministero, quindi, sono stati rispettati, e Palazzo Zanca non avrà da temere alcuna sanzione che possa decurtare il valore delle imposte. Avranno sì da temere, invece, i cittadini, che dal 16 di ottobre (scadenza per l’acconto Tasi) fino al 16 di aprile (ultima chiamata per la quarta rata della Tari) si troveranno letteralmente immersi in un mare di pagamenti da effettuare, per somme ingentissime e a fronte di servizi a dir poco deficitari.
Occupiamoci in questa sede della Tasi, la nuova tassa sui cosiddetti servizi indivisibili, la prima ad essere approvata dal Consiglio. I cittadini, l’anno scorso, l’avevano pagata nella Tares, e corrispondeva a 0,30 centesimi a metro quadro. Adesso andrà versata a parte, dai proprietari di immobili e al 20% anche dagli inquilini, tramite autocertificazione fiscale da effettuare ai Caf, ai patronati o tramite il commercialista. Si dovrà pagare esclusivamente per la prima casa, e per questo – non a torto – è considerata come un’Imu mascherata.
Per il Comune di Messina, la Tasi varrà 8,8 mln di euro. La Giunta Accorinti era arrivata in aula con una proposta di spesa che è stata però letteralmente stravolta dai consiglieri, con naturale strascico di polemiche. Totalmente sparita dall’elenco, per esempio, la voce servizi sociali, alla quale la Giunta “appostava” 2 mln ma che, per il Consiglio, contempla solo servizi personali dunque non “indivisibili”.
La distribuzione delle somme, così come approvata dall’aula, prevederà invece: 850.000 euro per manutenzione strade, marciapiedi, piazze e illuminazione (delega alle circoscrizioni); 1,9 mln di euro per manutenzione strade, marciapiedi, ville e ponti (delega diretta); 1,1 mln di euro per interventi sulla stabilità degli alberi e sulle radici che deformano il manto stradale, con particolare riferimento alla circonvallazione; 100.000 euro per la valorizzazione dei beni culturali; 450.000 euro per la protezione al randagismo; 1 mln di euro per investimenti nell’illuminazione pubblica; 550.000 euro per manutenzione griglie di scolo acque piovane; 1,8 mln euro per protezione civile, difesa del suolo e salvaguardia ambientale torrenti; 600.000 euro per i mercati; 300.000 euro per il verde pubblico; 150.000 euro per vigilanza e sicurezza.
Così modificato, il dispositivo della Tasi è stato approvato con 15 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti. Quanto alle aliquote, infine, confermata la proposta della Giunta del 3,3% (ovvero il massimo consentito dalla normativa), con detrazioni per le pertinenze delle unità immobiliari ricomprese nelle categorie catastali da A2 ad A7 ed esenzione totale per le categorie A1, A8 e A9.