CATANIA – Una splendida villa settecentesca, con tanto di parco, trasformata in gattile. È la denuncia della commissione consiliare al patrimonio, presieduta dal consigliere Salvo Tomarchio, dopo il sopralluogo della settimana scorsa. Una visita voluta dai membri della commissione proprio per capire come sono utilizzati i locali di Villa Curia, in corso Indipendenza e verificare che non possano essere ripristinati per diventare un luogo per i cittadini.
“La villa è un patrimonio inestimabile – ha spiegato Tomarchio – e noi vorremmo capire quale uso possa esserne fatto. Non siamo contro al ricovero degli animali – ha continuato il presidente – ma siamo convinti che non sia questa la soluzione adatta".
Il riferimento è all’attività di alcune associazioni animaliste che, dal 2012, si occupano di ricoverare i felini negli alloggi dell’ex custode.
Il riferimento è all’attività di alcune associazioni animaliste che, dal 2012, si occupano di ricoverare i felini negli alloggi dell’ex custode.
Secondo i rappresentanti dell’assemblea civica, infatti, non è questo il modo per rivalutare la villa e restituirla alla pubblica fruizione.
“Non siamo contrari al fatto che ci si prenda cura dei gatti – ha proseguito Tomarchio – ma la cittadinanza chiede da anni di poter usufruire di questo bene, per cui noi riteniamo debba diventare un luogo a disposizione delle persone. Soprattutto per il parco – ha aggiunto – unico polmone verde della zona”. Molte le proposte avanzate dalla commissione: dal trasformare l’edificio settecentesco in un luogo di cultura al farne una casa degli ultimi o una residenza per anziani.
“Bisogna capire – ha continuato il consigliere Giuseppe Catalano – quali sono i termini dell’affidamento alle associazioni. Noi, come commissione, siamo disposti a collaborare per trovare un altro luogo, più idoneo, per ricoverare i felini.
Ipotesi caldeggiata anche dalle associazioni animaliste che, in questo momento, hanno in gestione il gattile di villa Curia.
Ipotesi caldeggiata anche dalle associazioni animaliste che, in questo momento, hanno in gestione il gattile di villa Curia.
“Ci pare opportuno – hanno risposto in una nota le volontarie dell’associazione Le Aristogatte – evidenziare che la scrivente associazione concorda pienamente con la Commissione, quando afferma che la cittadinanza tutta dovrebbe poter godere di Villa Curia. Al riguardo – hanno aggiunto – è doveroso sottolineare che la città di Catania è attualmente sprovvista di un gattile comunale e che quello esistente non è altro che un modesto rifugio, adoperato da Le Aristogatte per lo svolgimento della propria opera di volontariato. Ammettono che il luogo non è idoneo “attesa l’esiguità degli spazi e la mancanza di energia elettrica, assolutamente indispensabile per una adeguata gestione del rifugio stesso” – hanno evidenziato. Abbiamo fatto più volte fatto esplicita richiesta al Comune di assegnazione di altro immobile – hanno concluso – ma, tutte le richieste in tal senso formulate non hanno mai ricevuto riscontro positivo”.

