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Palermo – Nuovo rinvio per la vicenda Aps. Serve una svolta entro gennaio

Gaspare Ingargiola

Palermo – Nuovo rinvio per la vicenda Aps. Serve una svolta entro gennaio

sabato 08 Novembre 2014

Manca ancora una soluzione definitiva che preveda l’affidamento a terzi della gestione delle reti. Neo commissario liquidatore e proroga del servizio idrico nei comuni coinvolti

PALERMO – E proroga fu. L’ennesima. La vicenda Aps non conosce pace e si appresta a vivere altri mesi di incertezza nella (fin qui) vana attesa di una soluzione definitiva. La Regione siciliana, infatti, ha disposto la nomina di un nuovo commissario liquidatore dell’Ato idrico Palermo 1, Francesco Greco, che ha siglato, insieme alla curatela fallimentare di Aps, l’accordo per la proroga del servizio idrico nel palermitano fino al 31 gennaio 2015. Per adesso, dunque, il servizio nei cinquanta comuni della provincia è garantito e i posti di lavoro dei 202 dipendenti di Aps sono in salvo, ma è un tirare a campare.
Le procedure di licenziamento sono state ritirate, ma saranno riavviate fra due mesi se nel frattempo il servizio non sarà ceduto a terzi. Vale la pena ricordare, infatti, che lo Sblocca Italia obbliga a trovare un soggetto unitario che operi in un ambito territoriale ben definito, che in Sicilia però non è stato ancora individuato per la mancata riforma degli Enti locali. A complicare la situazione si ci è messa la decadenza dall’incarico del commissario straordinario dell’ex Provincia di Palermo, Domenico Tucci, con la paradossale conseguenza che la Regione si è trovata costretta a “commissariare i commissari”, nominando dei funzionari ad acta nei nove enti territoriali.
Resta da capire, inoltre, se verrà coinvolta Amap. In ogni caso, per affidare il servizio a chicchessia servono soldi. In questi giorni la commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana ha prodotto un emendamento che ha già ottenuto il via libera della Commissione Bilancio e che stanzierebbe, in attesa della riforma del settore, 2,6 milioni per il 2014 e 8,4 per il 2015. Si attende quindi il “sì” di Sala d’Ercole.
“È un bene – hanno affermato Giovanni Musso della Cisl, Margherita Gambino dell’Ugl, Francesco Lannino della Cgil e Raffaele Loddo della Cisal – che i licenziamenti siano stati momentaneamente scongiurati, come pure l’interruzione del servizio e ringraziamo per questo il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. Adesso le istituzioni coinvolte nella vertenza si diano da fare per trovare una soluzione definitiva, a partire dall’approvazione dell’emendamento all’Ars, passando poi alla costituzione della nuova società consortile prevista dalla legge”.
“Ringrazio la Prefettura e la Presidenza della Regione – ha affermato Maurizio Terrani della Uil – ma stanziare altre somme non basta più, occorre garantire continuità al servizio e riformare il settore in tempi rapidi, non si può più continuare così. Il Parlamento siciliano faccia i passi necessari per definire il nuovo assetto normativo”.

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