Riapre Sala d’Ercole con una folla di Ddl da approvare prima del bilancio. Segretario regionale Pd, Raciti, alla Leopolda: “Autonomia usata al peggio”
PALERMO – Riprende questa settimana l’attività parlamentare a Palazzo dei Normanni con la seduta di questo pomeriggio. All’ordine del giorno una serie di ddl, tra cui il Testo unico delle attività produttive, che dovranno essere esitati prima di entrare nella sessione di bilancio.
Intanto è slittata la presentazione della mozione di censura nei confronti dell’Assessore alla Sanità Lucia Borsellino, che sarebbe dovuta essere presentata ieri all’Ars, come annunciato dal capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, che specifica come “La mozione, alla luce di nuovi elementi e per maggiori ragguagli tecnici, verrà presentata questa mattina”. Gli azzurri possono contare sul supporto di 8 deputati, mentre basterebbero solo 5 firme per presentare l’atto.
Ieri si è svolto all’assessorato alla Sanità l’incontro sui punti nascita, conclusosi con un nulla di fatto, in attesa di comunicazioni da parte del ministero della Sanità. Cambia il capogruppo all’Ars del Movimento 5 stelle. A guidare i 14 grillini sarà Salvatore Siragusa, che succede a Valentina Zafarana, in base alla rotazione semestrale stabilita dai parlamentari. Vice capogruppo diventa Giorgio Ciaccio, che guiderà il gruppo a partire da settembre. Siragusa, 48 anni, è nato a Torino ma vive a Bagheria. E’ segretario della commissione Affari istituzionali.
Il presidente dell’Ars invece è intervenuto in merito alla vicenda del contenzioso con lo Stato. Ardizzone afferma che si impone un ragionamento: “l’avere sottoscritto con Roma la rinuncia non ha consentito alla Regione di incassare ciò che gli è dovuto dallo Stato che da un lato minaccia i commissariamenti e dall’altro sottrae risorse. Mi vien da dire quasi uno Stato ‘truffa’ nel momento in cui ci ha sottratto di notte 400 milioni di euro che riguardano le imposte che pagano i dipendenti pubblici che lavorano in Sicilia”. “Il governo deve fare la sua parte- ha proseguito- non si deve piegare allo Stato ma in questo momento c’è un atteggiamento di quasi super commissariamento politico e istituzionale. Il Parlamento -ha concluso- vigilerà affinchè queste cose non succedano”.
Questo fine settimana nel capoluogo si è svolta la “Leopolda” siciliana, manifestazione del Pd voluta da Davide Faraone e alla quale hanno partecipato esponenti del mondo politico sociale e culturale e dove le varie anime del partito si sono confrontate sui temi dello sviluppo dell’isola. Presente anche il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio, che ha avuto anche un incontro con il governatore Crocetta e con il quale ha parlato di emergenza idrica e di riforme. Davide Faraone, aprendo i lavori ha detto che “bisogna avere il coraggio di puntare su un modello di cambiamento vero. Oggi la vera omertà – ha aggiunto – è quella di chi manda tutto in Procura, perchè se mandi tutto è come se non mandassi nulla. C’è chi frena all’interno del Pd. Capisco che abbiamo una classe dirigente abituata a perdere, in Sicilia, ma sono brutti ricordi.
Il segretario regionale del Pd Fausto Raciti ha sottolineato nel suo intervento come “La Sicilia viva una situazione paradossale: questa regione ha riconosciuto almeno sulla carta il grado più alto di autonomia ed è quella che l’ha utilizzata peggio e l’ha trasformata in qualcosa di diverso da quello per cui era stata pensata. Il vero tema è ridefinire il modo di attuare l’autonomia siciliana della classe dirigente siciliana”.