PALERMO – Beni culturali e territorio fragile. Un incrocio ad alta densità di rischio che vede la Sicilia in prima linea tra le regioni italiane per la varietà di presenze storiche e artistiche con più di 10 mila siti culturali (carta del rischio dei beni culturali della Regione siciliana). Un patrimonio abbracciato dal rischio naturale: il 90% dei comuni si trova nelle due fasce più elevate di rischio sismico e il 70% nel rischio idrogeologico.
All’inizio di marzo sono stati diffusi alcuni risultati relativi alla Carta del rischio del patrimonio culturale: in Italia 14 mila beni culturali sono esposti a rischio frane e 28.483 ad alluvioni. La mappatura deriva da una collaborazione tra l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) che collaborano già dal 2000 tramite un protocollo di intesa. La Sicilia, ovviamente, non può dirsi immune.
All’inizio di marzo sono stati diffusi alcuni risultati relativi alla Carta del rischio del patrimonio culturale: in Italia 14 mila beni culturali sono esposti a rischio frane e 28.483 ad alluvioni. La mappatura deriva da una collaborazione tra l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) che collaborano già dal 2000 tramite un protocollo di intesa. La Sicilia, ovviamente, non può dirsi immune.

