PALERMO – In arrivo 18 milioni di euro per la predisposizione di un programma regionale di finanziamento per la promozione di interventi di recupero finalizzati al miglioramento della qualità della vita e dei servizi pubblici urbani nei Comuni della Regione siciliana. Lo prevede un bando pubblico del dipartimento delle Infrastrutture del 16 aprile scorso firmato dal dirigente regionale Fulvio Bellomo.
La copertura finanziaria dell’intervento, leggiamo nel bando, è garantita, nella prima fase dal bilancio della regione, “nonché con tutte le ulteriori economie e risorse che dovessero rendersi disponibili, a seguito di accertamento, a valere sulle delibere Cipe n. 20 del 20 settembre 2004 e n. 35 del 27 maggio 2005, previa condivisione dei competenti Organismi Statali e Regionali”.
Il bando pubblico prevede tre linee di intervento. La prima si biforca e si rivolge ai comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti e ai comuni compresi tra 5 e 30mila abitanti, la seconda agli Enti di culto e/o di formazione religiosa, o di assistenza e beneficenza, la terza alle Forze dell’Ordine e più precisamente “alla ristrutturazione di immobili di proprietà degli Enti Locali in uso alle Forze dell’Ordine”.
Il bando pubblico prevede tre linee di intervento. La prima si biforca e si rivolge ai comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti e ai comuni compresi tra 5 e 30mila abitanti, la seconda agli Enti di culto e/o di formazione religiosa, o di assistenza e beneficenza, la terza alle Forze dell’Ordine e più precisamente “alla ristrutturazione di immobili di proprietà degli Enti Locali in uso alle Forze dell’Ordine”.
Diversi gli obiettivi da raggiungere tramite l’istituzione del fondo. Dal miglioramento della fruizione dei piccoli centri urbani da parte dei cittadini al recupero, al rinnovamento e alla rimessa in funzione del tessuto edilizio urbano, nel rispetto delle tradizioni culturali e storiche. Altri obiettivi da raggiungere sono “il miglioramento della qualità della vita e dei servizi pubblici nelle aree urbane, – si legge nel bando – l’integrazione sociale con specifica attenzione alla lotta alla marginalità, il miglioramento della viabilità e dei sistemi di mobilità interna ai piccoli centri abitati, la riduzione della congestione del traffico, dell’inquinamento atmosferico e di quello acustico, il rafforzamento del controllo del territorio e della prevenzione sociale a fini di protezione dei cittadini sia come soggetti a rischio di esposizione ad attività criminose sia come potenziali autori di reati”.
Le aree di intervento per le prime due linee riguardano i centri storici individuati dagli strumenti urbanistici generali, quindi nei nuclei storici catastalmente censiti antecedentemente alla Legge 6 agosto 1967, n. 765, dei Comuni della Regione siciliana.
Per la linea di intervento relativa ai comuni si possono prevedere interventi per recupero, completamento, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo del patrimonio edilizio pubblico (ad esclusione di quello residenziale e dell’edilizia scolastica), realizzazione, manutenzione straordinaria e ammodernamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e recupero, completamento, riqualificazione del patrimonio edilizio, urbanistico e ambientale.
Un processo che si estende anche ai beni immobili che ospitano le forze dell’ordine. Il recupero delle chiese è esteso agli immobili “di enti di culto e/o di formazione religiosa, o di assistenza e beneficenza, già destinati o da destinarsi a residenze per l’assistenza di extracomunitari, anziani, disabili e altre categorie assistite”. Tutti i dettagli si trovano sul bando pubblicato sul sito del dipartimento delle Infrastrutture.

