L’approvazione della manovra correttiva della legge di stabilità regionale n. 9/2015 non elimina il rischio di impugnativa da parte del Consiglio dei ministri dinnanzi alla Corte Costituzionale.
Permangono, infatti, ancora molte delle irregolarità segnalate dalla Ragioneria generale dello Stato all’Assemblea regionale siciliana con lettera del 24 giugno scorso. Non c’è dubbio che la decisione sarà politica, ma è bene conoscere in quali punti la legge regionale, come tutte le finanziarie degli anni precedenti, ha violato i principi costituzionali contenuti negli articoli 81, 97 e 117 della Costituzione. Infatti il legislatore regionale in ben 18 articoli della Lr 9/15 ha previsto oneri senza la determinazione effettiva delle coperture, assunzioni senza concorsi e anche la violazione della competenza esclusiva del legislatore statale.
Permangono, infatti, ancora molte delle irregolarità segnalate dalla Ragioneria generale dello Stato all’Assemblea regionale siciliana con lettera del 24 giugno scorso. Non c’è dubbio che la decisione sarà politica, ma è bene conoscere in quali punti la legge regionale, come tutte le finanziarie degli anni precedenti, ha violato i principi costituzionali contenuti negli articoli 81, 97 e 117 della Costituzione. Infatti il legislatore regionale in ben 18 articoli della Lr 9/15 ha previsto oneri senza la determinazione effettiva delle coperture, assunzioni senza concorsi e anche la violazione della competenza esclusiva del legislatore statale.

