Ddl acqua, approvati sei di 14 articoli - QdS

Ddl acqua, approvati sei di 14 articoli

Ddl acqua, approvati sei di 14 articoli

venerdì 07 Agosto 2015

L’esame del disegno di legge all’Ars riprenderà lunedì 10 agosto. Barbagallo (Pd), il relatore: “Gli articoli più importanti”

PALERMO – Seduta mattutina quella di eri all’Assemblea regionale siciliana, che si è tenuta dalle 10 circa fino alle 13. All’ordine del giorno il disegno di legge sulla ripubblicizzazione dell’Acqua, del quale sono stati finora approvati 6 di 14 articoli complessivi. L’esame del ddl in aula riprenderà lunedì 10 agosto alle ore 16 e si prevede di approvarlo entro la prossima settimana. Ma all’ordine dei lavori resta la approvazione del documento sul Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2014 (n. 1037/A).
Tornando agli articoli approvati in particolare è stato stabilito che l’acqua viene riconosciuta come bene pubblico, non assoggettabile a finalità di lucro, che gli ambiti territoriali ottimali (Ato) diventano 9. Gli Ambiti dovranno essere individuati dall’assessore all’Energia e coincideranno con le zone dei bacini idrografici. L’Assemblea territoriale che gestirà gli Ato sotto il profilo contabile, tecnico e amministrativo, è composta da sindaci dei Comuni che vi ricadono.
Vi saranno tre possibili modelli gestionali (pubblico, misto o affidamento ad un soggetto privato) da far individuare alle singole Autorità d’ambito. I concessionari avranno regole più severe da rispettare: la durata dei contratti di affidamento non potrà superare i 9 anni, e si applicheranno penali severissime, da 100 mila a 300 mila euro, nel caso in cui il servizio idrico venga interrotto per più di 4 giorni.
Fra le altre norme approvate, anche quella relativa ad un modello omogeneo di tariffe in tutta l’isola (si prevede la “progressiva definizione di un sistema tariffario tendenzialmente unitario” e la previsione di un “quantitativo minimo vitale” pari a 50 litri d’acqua al giorno da assicurare anche ai cittadini morosi.
La riforma sull’acqua in Sicilia interviene sui principi generali che individuano l’acqua come ‘bene comune’; sull’istituzione dell’Autorità di Bacino Unico Regionale; sull’individuazione degli Ambiti Territoriali Ottimali; sulla gestione del servizio idrico integrato; sulla gestione del sistema acquedottistico della Sicilia; sul personale delle soppresse Autorità d’Ambito Ottimali; sull’erogazione del quantitativo minimo vitale e infine sulle tariffe.
Per Anthony Barbagallo (Pd), relatore del ddl, “gli articoli più importanti sono stati approvati, l’unico scoglio che l’Ars potrebbe incontrare è sulla delimitazione degli ambiti di gestione. I bacini idrografici sono in Sicilia 102, ma la Corte Costituzionale ha previsto che l’accorpamento avvenga per zone omogenee e per motivi tecnici, che non corrispondano con i confini amministrativi”.
Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), in una nota esprime soddisfazione “per l’approvazione del fondo di solidarietà nel ddl di riforma idrica. L’approvazione degli articoli 5 e 6 della legge sono fondamentali per uno storico cambiamento della gestione dell’acqua nella nostra regione facendo chiarezza sui confini gestionali e stabilendo dei limiti al gestore che così non avrà più campo libero su costi e tariffe”. Antonello Cracolici, capogruppo Pd all’Ars ha definito questa riforma “una strategia legislativa per favorire la gestione pubblica rispetto a quella privata”.

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