PALERMO – Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (la n. 32 del 7 agosto scorso) il decreto del 3 giugno che fissa le risorse in favore dei comuni e dei liberi Consorzi di comuni, già province regionali, a titolo di reintegro del minor gettito derivante dall’abrogazione dell’addizionale all’accisa sull’energia elettrica in attuazione del comma 10 dell’art. 4 del D.L. n. 16 del 2 marzo 2012 (convertito in legge 44/2012), per l’anno 2015.
L’abrogazione dell’accisa è avvenuta nel 2012 con il governo Monti che ha abrogato l’articolo 7 del decreto-legge 28 novembre 1988, n. 511. Il Governo, infatti, nell’innalzare l’aliquota dell’accisa erariale, aveva abolito le addizionali di competenza degli enti locali ubicati nelle Regioni a statuto ordinario, mantenendo le stesse per i comuni e le province ricadenti nei territori delle Regioni a Statuto speciale. Il governo ha annullato la doppia imposizione che avevano le aziende delle regioni a statuto speciale riguardo l’accisa sull’energia elettrica e le addizionali locali. In tal senso si liberano le aziende dal versare sia le accise statali sull’energia elettrica che l’addizionale del Comune e la Provincia sulla stessa accisa. La Regione provvede a reintegrare le somme con lo stanziamento di fondi.
Per i comuni e liberi Consorzi sono stati stanziati quasi 116 milioni di euro (50 ai Comuni e 66 ai liberi Consorzi). 38 milioni (22 per i Comuni, 16 per le ex Province) erano stati stanziati con il D.D.G 77/2015). Ora si provvede al saldo di 77,9 milioni di euro: di questi 44,6 vanno ai comuni, 33,3 vanno ai liberi Consorzi (ex Province). Nel dettaglio, per quest’ultimi, troviamo: per Agrigento la somma di 2,5 milioni di euro (a fronte di un rimborso spettante di 3,8 milioni, già 1,2 è stato liquidato con decreto n.77/2015), per Caltanissetta, invece, via libera alla liquidazione della somma di 1,5 milioni di euro (a fronte di 2,2 spettanti e di 762mila euro già liquidati).
Per Catania, invece, ben 7,3 milioni di euro. Si completa il calcolo dei 10 milioni spettanti (già 3,6 assegnati e liquidati).
Per Palermo, la somma più alta: 7,8 milioni di euro. L’importo spettante per il 2015 era di 11,8 milioni di euro (già 3,9 sono stati liquidati).
Enna, invece, è la ‘provincia’ a cui spetta di meno: l’importo del rimborso era di 1,3 milioni di euro, già 458mila euro erano stati liquidati con il D.D.G.77/2015. Adesso sono stati liquidati 917mila euro.
Per Messina liquidata la somma di 4,7 milioni di euro: 7,3 la somma stanziata come rimborso e già 2,3 milioni era la somma liquidata.
A Ragusa, invece, spetta la somma di 2,8 milioni di euro: 4,2 erano i milioni che le spettavano, 1,3 quelle già liquidate in precedenza. Per Siracusa 3 milioni di euro (a fronte di uno stanziamento di 4,5 milioni di euro e di 1,5 milioni già dato).
Infine Trapani con 2,6 milioni dati, 1,3 milioni già liquidati, per un totale di 3,9 milioni di euro.
Infine Trapani con 2,6 milioni dati, 1,3 milioni già liquidati, per un totale di 3,9 milioni di euro.
La somma, dunque, spettante alle province è di 50 milioni di euro: i 4/12mi già liquidati con il D.D.G 77/2015, corrispondenti a 16,6 milioni di euro, mentre adesso sono stati liquidati 33 milioni. Tra i Comuni, quasi 5 milioni di euro per Palermo (a fronte di 2,4 già liquidato), mentre Catania si ferma a 4,4.

