A Palermo 1.200 bambini rischiano di non avere alcun supporto. L’assessorato alla Scuola sta cercando di reperire le risorse
PALERMO – Quest’anno, riferisce il ministero dell’Istruzione, sono 7.861.925 i ragazzi iscritti nella scuola statale, oltre 960.000 quelli delle paritarie. Fra le regioni con più alunni, la Lombardia (1.185.662), seguita da Campania (920.964), Sicilia (763.529), Lazio (741.633). Si tratta, però, di dati in calo, di circa 22 mila unità rispetto allo scorso anno. In particolare al Sud, record negativo per la Campania con 11.905 alunni in meno rispetto all’a.s. 2014-2015.
Male anche la Puglia con 8.587 studenti in meno sui banchi di scuola rispetto al dato dello scorso anno. Il calo più contenuto è per la Basilicata con ‘soli’ 996 studenti in meno rispetto all’anno scolastico precedente. In diminuzione anche il dato delle Isole con Sicilia (-5817) e Sardegna (-2617).
Aumentano il numero degli studenti con disabilità: 6 mila studenti in più rispetto al 2014-2015: 216.452 contro 210.909. Aumenti soprattutto nel Sud Italia: la Sicilia con ben mille studenti in più rispetto allo scorso anno (22.874 contro 21.809). Esplode, però, il caso dei 1200 bambini disabili di Palermo che rischiano di non avere alcuna assistenza. Infatti sono ancora in alto mare le graduatorie del Comune di Palermo per l’assistenza specialistica rivolta agli alunni disabili della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado e gli studenti rischiano di rimanere almeno fino a ottobre senza il supporto degli operatori specializzati previsto dalla legge.
Lo scorso anno il servizio è iniziato a dicembre, tre mesi dopo l’inizio dell’anno scolastico. Oltre alla graduatoria per iniziare l’assistenza bisognerà attendere anche l’approvazione del bilancio da parte del Comune per l’impegno di spesa da 3,5 milioni di euro, per pagare gli operatori specializzati da affiancare agli insegnanti di sostegno.
L’assessorato alla Scuola sta cercando di reperire le risorse necessarie attingendo dagli altri capitoli di spesa, ma la situazione è molto complicata.
“Siamo stanchi di vedere i cittadini, specie i più deboli, pagare sulla propria pelle i ritardi e le inefficienze di chi gestisce i cordoni della borsa di Palazzo delle Aquile – denuncia il capogruppo dell’Idv Filippo Occhipinti – gli alunni e le 1.200 famiglie hanno diritto al servizio sin dal primo giorno di scuola, invece il bilancio viene approvato all’ultimo così da evitare variazioni. La scuola, a Palermo, non ha nulla di ‘buono’, malgrado gli annunci del governo, e il Comune non fa che aggravare le cose”.