Dati contenuti nel censimento ufficiale effettuato da Aiom e Airtum e presentato al ministero della Salute. Grazie alla diagnosi precoce sopravvivenza a molte neoplasie superiore alla media europea
ROMA – Diminuisce il numero degli uomini colpiti da tumore, con 194.400 nuove diagnosi stimate nel 2015 (erano 196.100 nel 2014). Ma, gli stessi risultati non si hanno tra le donne, che fanno registrare una lieve crescita (169.000 nel 2015) e in 11 anni hanno visto aumentare del 36% l’incidenza del cancro al polmone. La stima complessiva parla di 363.300 persone colpite dal tumore nel 2015, “mediamente quasi 1.000 ogni giorno’’.
Questi alcuni dei dati contenuti nel volume ‘I numeri del cancro in Italia 2015’ (Intermedia Editore), il censimento ufficiale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum) che offre una panoramica aggiornata sulle neoplasie relative all’anno in corso.
Dal rapporto, presentato al ministero della Salute, emerge inoltre che a preoccupare è soprattutto la diffusione del vizio di fumare, specie per le donne; il 23% delle italiane è tabagista, e le “ricadute” sono “evidenti”: tra il 1999 e il 2010 l’incidenza del tumore del polmone è diminuita del 20% tra gli uomini mentre è stato registrato un più 36% tra le donne. Delle nuove diagnosi di cancro stimate nel 2015 – 363.300 di cui 194.400 uomini (54%) e 168.900 donne (46%) – la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (48.000), polmone (41.000), prostata (35.000) e vescica (26.000).
Nel rapporto si mette in evidenza la riduzione della mortalità per tumori. “Si riduce la mortalità complessiva grazie a terapie efficaci e agli screening – afferma il presidente dell’Aio, Carmine Pinto – serve più impegno per la prevenzione. È la dimostrazione che l’azione del Sistema Sanitario Nazionale è efficace. È evidente la riduzione sia della mortalità che dell’incidenza fra gli uomini nei tumori legati al fumo. Per altre neoplasie, come quelle del seno e della prostata, la riduzione della mortalità dell’1,4% e del 2,8% rispettivamente all’anno è dovuta soprattutto all’efficacia delle nuove terapie e alla diagnosi precoce’”.
Per il segretario dell’Airtum, Emanuele Crocetti “a sopravvivenza in Italia risulta per molte neoplasie superiore alla media europea. Anche il confronto con i Paesi del nord Europa, dove solitamente si registrano i valori più elevati di sopravvivenza, offre informazioni incoraggianti sull’efficacia globale del nostro Sistema Sanitario”.
Nel 2015 sono circa 3 milioni gli italiani vivi con una diagnosi di tumore, con un incremento del 17% rispetto al 2010 (più 20% per gli uomini e più 15% per le donne). I dati dell’Istat indicano per il 2012 – si spiega nel volume – in 177.351 i decessi attribuibili ai tumori tra gli oltre 600.000 di quell’anno. Le neoplasie rappresentano la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (38%). Il tumore che ha fatto registrare nel 2012 il maggior numero di decessi è quello al polmone (33.538), seguito da colon-retto (19.202), seno (12.004), pancreas (10.722), stomaco (10.000) e prostata (7.282).