Seconda tranche dell’operazione: ben quattordici le persone finite in carcere ieri. Risulterebbe responsabile del reato di favoreggiamento reale
PALERMO – Tra gli arrestati della seconda tranche dell’operazione “Golden Circus”, della squadra mobile di Palermo, con la quale è stata sgominata un’organizzazione dedita all’immigrazione clandestina, vi è Anna Maria Cristina Mantione, dipendente dell’Assessorato regionale alla Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.
Pur non essendo coinvolta direttamente nell’associazione, risulterebbe responsabile del reato di favoreggiamento reale, per la sua collaborazione con Vito Gambino, altro dipendente arrestato nella prima operazione dello scorso 10 novembre. Proprio a lui, Mantione avrebbe garantito la disponibilità di una card Poste Pay attraverso la quale far transitare gli introiti legati alla truffa.
Nei giorni scorsi, durante gli interrogatori, lo stesso Gambino aveva ammesso di avere ricevuto mazzette per regolarizzare le posizioni di numerosi clandestini. Gli arresti sono stati compiuti anche nelle province di Trapani, Agrigento, Salerno, Foggia, Lecce, Roma, Pesaro, Milano, Varese e Latina.
Grazie alla seconda tranche dell’operazione Golden Circus, la polizia di Stato ha arrestato nella giornata di ieri altre 14 persone che vanno ad aggiungersi alle 36 persone finite in carcere nella prima operazione poiché coinvolte in un’organizzazione che utilizzava i circhi per regolarizzare decine di clandestini truffando sui documenti.
Il nome dell’operazione spiegano dalla questura è di fantasia e nulla a che fare con l’omonimo “Festival internazionale di Roma Capitale – Golden Circus”.
