Il 46% del movimento turistico in Sicilia è legato direttamente o indirettamente alla fruizione dei beni culturali. L’incidenza delle visite culturali in Sicilia copre quasi il 6% di quelle dell’intero territorio nazionale.
È quanto emerge da un rapporto della Confesercenti siciliana su dati dell’OTIE (Osservatorio sul Turismo delle Isole Europee), che mira a fare una lucida fotografia dei flussi di turismo nell’isola più grande del Mediterraneo, la nostra amata Sicilia, appunto. Quest’ultima vanta più riconoscimenti Unesco in assoluto nel territorio insulare dell’Ue, collezionando 10 brand (compresi i beni immateriali), che indubbiamente non solo danno alla regione un maggiore prestigio, ma sicuramente fanno da calamita per i turisti. Ma la Sicilia non riesce a sfruttare a pieno il suo patrimonio e così le strutture ricettive dei siti patrimonio mondiale dell’umanità risultano piene solo 90 giorni l’anno.
È quanto emerge da un rapporto della Confesercenti siciliana su dati dell’OTIE (Osservatorio sul Turismo delle Isole Europee), che mira a fare una lucida fotografia dei flussi di turismo nell’isola più grande del Mediterraneo, la nostra amata Sicilia, appunto. Quest’ultima vanta più riconoscimenti Unesco in assoluto nel territorio insulare dell’Ue, collezionando 10 brand (compresi i beni immateriali), che indubbiamente non solo danno alla regione un maggiore prestigio, ma sicuramente fanno da calamita per i turisti. Ma la Sicilia non riesce a sfruttare a pieno il suo patrimonio e così le strutture ricettive dei siti patrimonio mondiale dell’umanità risultano piene solo 90 giorni l’anno.
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