Bollo auto d'epoca, la Sicilia è in regola - QdS

Bollo auto d’epoca, la Sicilia è in regola

Bollo auto d’epoca, la Sicilia è in regola

venerdì 01 Aprile 2016

Approvazione dell’art. 50 nella legge di Stabilità regionale, da Ars e Automotoclub storico italiano la difesa della potestà in materia. Contestata la posizione del Rivs sui criteri d’iscrizione ai registri indicati dal Codice della strada

PALERMO – La nota del Registro italiano veicoli storici (Rivs), pubblicata sul QdS del 23 marzo, ha contestato pesantemente l’art. 50 della finanziaria siciliana che introduce anche per i veicoli con più di trent’anni il criterio dell’iscrizione ai registri indicati dall’articolo 60 del Codice della Strada e il pagamento per gli stessi di una piccola tassa di circolazione (25,82 euro per i veicoli, 10,33 euro per i motoveicoli).
La legge di Stabilità 2015 del governo Renzi aveva abolito i benefici sul pagamento della tassa di circolazione ai veicoli ultraventennali ma aveva confermato l’esenzione per gli ultratrentennali. Secondo il Rivs la Regione non avrebbe rispettato "la sentenza n.288 del 2012 della Corte Costituzionale che ha stabilito il principio secondo cui una Regione, in materia di tassa automobilistica può disporre esenzioni, detrazioni e deduzioni nei limiti di legge e, quindi, non può escludere esenzioni, detrazioni e deduzioni già previste dalla legge statale".
Le reazioni nel mondo politico e tra i collezionisti non si sono fatte attendere. "Non intendiamo, assolutamente assecondare polemiche o commentare elucubrazioni giuridiche, propugnate in libertà, ignorando quelle che sono le prerogative statutarie della Regione Siciliana – esordisce Giovanni Di Lorenzo, portavoce del coordinamento e commissario nazionale Asi -. La piena attuazione dell’articolato statutario che conferisce alla Regione siciliana potestà esclusiva in materia di comunicazione e trasporti, ha reso possibile: la regionalizzazione del tributo derivante dal versamento del bollo, avvenuta ad agosto, e la diversa regolamentazione per i veicoli ventennali ed ultratrentennali prevista in Finanziaria 2016. Senza la piena attuazione dello Statuto speciale, in materia, ben più difficile – ma non impossibile – sarebbe stato immaginare una soluzione positiva della questione", dichiara Di Lorenzo.
Maria Cirone, deputato Ars (Pd) che ha accompagnato l’approvazione dell’art.50, difende le scelte dell’Aula e avanza le proprie controdeduzioni: "Le considerazioni del Registro non partono dal presupposto che la nostra è una Regione a statuto speciale e che abbiamo una legge regionale che regionalizza la tassa automobilistica. Abbiamo realizzato un corpus legislativo equitativo perché non vogliamo penalizzare le casse con esenzioni e riteniamo giusto che i veicoli siano certificati altrimenti potrebbero accedere anche mezzi privi d’interesse storico".
Di Lorenzo difende la decisione di istituire il registro regionale dei veicoli storici: "Riteniamo utile e necessario conoscerne il numero e le condizioni per avere rispetto del nostro parco motoristico e per istituire un registro completo ed all’interno del quale siano ricompresi tutti i veicoli presenti in Sicilia". Ed infine conclude: "Non possiamo non affermare che, nella politica regionale siciliana, a trecentosessanta gradi, abbiamo trovato un orecchio attento e conoscitore della prestigiosa storia motoristica di Sicilia. Un provvedimento, quello approvato in Finanziaria, che salva – di fatto – indotto economico, collezionisti e proprietari siciliani".

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