Palermo - Spending review contro sprechi - QdS

Palermo – Spending review contro sprechi

Gaspare Ingargiola

Palermo – Spending review contro sprechi

giovedì 28 Aprile 2016

Organizzata una squadra composta da alti burocrati di Palazzo delle Aquile per diminuire i costi. Le sole spese per luce e gas si aggirano ogni anno intorno ai 20 milioni di euro

PALERMO – Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando punta sulla spending review mettendo in piedi una task force per ridurre gli sprechi, contenere le spese e aumentare gli incassi, soprattutto in termini di riscossione delle imposte comunali, che storicamente sono una nota dolente della macchina amministrativa.
La squadra è composta da alti burocrati di Palazzo delle Aquile: il Capo di Gabinetto Sergio Pollicita, il ragioniere generale Carmela Agnello, il capo area alla Riqualificazione urbana e alle Infrastrutture Bohuslav Basile, il dirigente del settore Tributi Leonardo Brucato e il capo area all’Innovazione tecnologica Gabriele Marchese. Il gruppo di lavoro, che si riunirà settimanalmente e non beneficerà di alcun compenso aggiuntivo, sarà coordinato dagli assessori al Bilancio Luciano Abbonato e all’Innovazione Gianfranco Rizzo e dovrà compilare una relazione dettagliata entro il 30 giugno per capire dove intervenire.
Che i consumi di energia da parte dell’Amministrazione siano esagerati se ne era accorto anche l’ormai ex presidente di Amg Mario Pagliaro, in seguito sostituito perché entrato in conflitto con il consiglio di amministrazione, con una fetta dei dipendenti e con gran parte del Consiglio comunale. Durante una relazione a Sala delle Lapidi Pagliaro aveva spiegato che l’azienda municipale cambiava “30 lampadine fulminate al giorno a Palazzo delle Aquile e Villa Niscemi” e che “soltanto nel 2015 la bolletta della luce è costata 17 milioni di euro, contro i 12 milioni del 2013. Basterebbe sostituire le lampade a incandescenza con quelle a led per risparmiare 18mila euro all’anno a Palazzo delle Aquile e 12mila a Villa Niscemi (suggerimento poi messo effettivamente in pratica, nda) con un abbattimento dei costi del 60 per cento”.
La necessità di dare una bella sforbiciata ai consumi è confermata anche dall’assessore Rizzo che, a margine della conferenza stampa sull’Earth Day, la giornata mondiale dedicata alla salvaguardia del nostro pianeta, ha spiegato al Quotidiano di Sicilia che effettivamente “la spesa per luce e gas si aggira intorno ai 20 milioni, senza contare quella per l’acqua. Prima di tagliare, però, bisogna conoscere e capire. Per questo la giunta ha deciso di adottare l’Energy Management System, conforme alla norma internazionale Uni En Iso 50001 e di nominare un Energy Manager per razionalizzare i consumi energetici dell’Amministrazione comunale e adottare una politica di spending review che comporterà una riduzione dei costi di bilancio”.
“Si tratta – ha sottolineato l’assessore – di una procedura standardizzata per trovare e analizzare a tappeto tutte le utenze comunali. Paragoneremo le nostre spese in bolletta a quelle di altre città per capire dove intervenire. I sospetti di sprechi ci sono già ma non posso rivelare dove senza avere dei dati certi. Abbiamo già avviato una serie di interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica e per la certificazione energetica, fondamentali per poter accedere ai finanziamenti comunitari e statali, in 40 scuole e un centinaio di edifici. Inoltre realizzeremo un catasto energetico informatizzato per gli edifici e gli impianti”.
Grazie alla sua esperienza di docente universitario, Rizzo ha avuto modo di constatare che l’ateneo del capoluogo “soltanto cambiando i contratti delle utenze e passando al mercato libero è riuscito a risparmiare il 19 per cento. A questa percentuale si è aggiunto un altro 20 per cento grazie ai tagli agli sprechi”.
Gli interventi di “efficientamento energetico” nelle scuole e negli edifici riguardano l’isolamento termico e la ventilazione naturale della copertura e delle pareti per risparmiare su termosifoni e condizionatori, la sostituzione dei vecchi infissi con altri ad alta resistenza termica e l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione a pompa di calore.

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