Analisi delle registrazioni della banca dati dell’Inps aggiornate al mese di febbraio 2009. In Sicilia prevalgono gli operai che assorbono il 90 per cento del totale
PALERMO – Tre notizie hanno colpito nelle ultime settimane i lettori dei quotidiani. La prima: la cassa integrazione guadagni si avvicina ai massimi del ‘93; la seconda: riparte la corsa alla cassa integrazione nel mese di febbraio del corrente anno; la terza: il ricorso alla cassa integrazione guadagni corre nel nostro Paese a tre cifre.
Grazie alla banca dati Inps, aggiornata al mese di febbraio 2009, che conferma la gravità della crisi in corso nel nostro paese, abbiamo ricavato una serie di informazioni che vogliamo presentare e commentare in questo servizio, con particolare attenzione alla nostra regione.
Ha fatto in particolare notizia l’aumento del 169,7 per cento delle ore autorizzate in Italia nel mese di febbraio di quest’anno rispetto allo stesso mese del 2008 e ancor di più la notevole variabilità territoriale di questo aumento.
Sorprende, infatti, una forbice compresa fra il 687,6 per cento registrato in Umbria e il 13,5 per cento registrato in Sicilia, per fare riferimento alle 18 regioni italiane che vi hanno fatto ricorso, mentre la Liguria (-0,8 per cento) e la Calabria (-3,6 per cento), localizzate nella ripartizione geografica sviluppata e rispettivamente sottosviluppata del Paese hanno invece registrato una flessione.
La sorpresa dura poco, e nessuno griderà al miracolo per il risultato riguardante la Sicilia, se cerchiamo di saperne di più, almeno per la nostra regione, sotto il profilo della gestione: ordinaria e straordinaria, sotto quello dei beneficiari, e cioè operai e impiegati, e sotto quello dei rami di attività economica.
Conviene preliminarmente ricordare che la modalità di concessione della cassa integrazione guadagni contrappone la modalità ordinaria a quella straordinaria, entrambe erogate con la finalità di garantire al lavoratore un reddito sostitutivo della retribuzione. Com’è noto, la prima è un intervento a sostegno delle imprese in difficoltà che spetta agli operai, impiegati e quadri delle aziende industriali in genere, delle imprese industriali ed artigiane del settore edile e lapideo, esclusi gli apprendisti, in caso di sospensione o riduzione dell’attività produttiva dovuta ad eventi temporanei non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori. La seconda viene erogata quando l’azienda si trova in una delle seguenti condizioni: ristrutturazione, riorganizzazione, conversione, crisi aziendale, procedure concorsuali.
Nel febbraio 2009 sono state autorizzate nella nostra regione 866.783 ore di cassa integrazione (+ 103.336 ore rispetto allo stesso mese del 2008), di cui il 66 per cento ordinaria contro il 70 per cento nell’intero territorio nazionale.
Se facciamo riferimento all’incidenza degli operai sul totale delle ore autorizzate, scopriamo che in Sicilia prevalgono gli operai che assorbono il 90 per cento del totale delle ore autorizzate contro l’85 per cento in Italia. Lo scostamento si riduce a due punti per la modalità ordinaria e aumenta a 11 punti per quella straordinaria.
