L’iniziativa è di Anfe, Euroconsult, Provincia regionale e Consorzio Asi di Ragusa. Ventotto professionisti formati grazie a un corso finanziato dalla Regione
PALERMO – È stato il nome di una vecchia collana di fantascienza italiana, ma adesso il progetto Solaria è invece una concreta realtà e permetterà al sole delle rinnovabile di bagnare con rinnovata vigoria le potenzialità verdi della terra siciliana. Questa nuova linfa arriva grazie alla formazione di una rete di tecnici progettisti ed installatori di impianti solari termici e fotovoltaici del progetto Solaria realizzato dall’Anfe, Associazione nazionale famiglie emigrati, in collaborazione con la Società Euroconsult, Provincia regionale di Ragusa, Consorzio Asi di Ragusa e con la partecipazione imprese locali che operano nel settore dell’impiantistica, della progettazione e dell’istallazione.
La rete costruita attraverso il progetto, finanziato dall’assessorato regionale al Lavoro e Formazione nell’ambito del Fse-Por Sicilia 2000-2006, permetterà alle imprese siciliane di avvalersi di personale qualificato nell’ambito dell’installazione e del funzionamento di impianti solari termici e fotovoltaici. Sono infatti 28 gli esperti specializzatisi attraverso il progetto Solaria nelle tecniche di conversione dell’energia solare. Una vera necessità nella terra del sole dove lo sviluppo delle rinnovabili latita ancora, poco del 6% della produzione elettrica dell’Isola secondo gli ultimi dati pubblicati da Terna, e dove latitano anche i professionisti del settore a cominciare dalla cronica assenza di figure di riferimento nell’ambito delle amministrazioni pubbliche e delle imprese come, ad esempio, gli Energy manager, che dovrebbero programmare e progettare lo sviluppo nel breve periodo della rivoluzione energetica nell’Isola.
Nulla di tutto questo si muove e mentre incombono le scadenze legislativa della certificazione energetica degli edifici, si avvicinano le date ultime del rispetto dei parametri europei per la riduzione delle emissione di Co2 in atmosfera, la Sicilia si attarda ancora in tristi speculazioni persino sull’energia verde, come il recente caso dell’eolico nell’operazione “Via col vento” che ha portato all’arresto di quattro persone, di cui due siciliane, e al sequestro di diversi parchi eolici nell’isola perché le società che li avevano ostruiti avevano presentato certificazioni fasulle per ottenere per avere accesso ai contributi erogati in favore dei produttori di energia eolica.
Tuttavia sembra sorgere una nuova sensibilità, che non dia priorità esclusiva alla fonte eolica, che attualmente da sola assorbe circa il 60% delle rinnovabili isolane, anche perché oltre il progetto Solaria, anche il gruppo Moncada ha annunciato di investire nel fotovoltaico costruendo la più grande fabbrica italiana di pannelli fotovoltaici a Campofranco in provincia di Agrigento. La struttura, che sarà inaugurata a gennaio del 2010, è stata costruita senza alcun tipo di supporto economico pubblico e servirà per costruire i pannelli, da 6 metri quadri ciascuno, per le centrali fotovoltaiche progettate dalla Moncada in Sicilia. Forse è finalmente giunto il momento del riscatto del fotovoltaico nell’Isola?
Moncada: “Regione dia concessioni o venderemo i pannelli altrove”
CAMPOFRANCO (AG) – Sarà la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia, estesa 25 mila metri quadri, e costata 85 milioni di euro (24 investiti dall’azienda, 5 dal gruppo Mps quale socio di minoranza e il resto dal gruppo Intesa Sanpaolo assistito dalla Sace). Non usano mezzi termini gli uomini della Moncada per esaltare l’ultimo progetto del gruppo energetico, che sarà inaugurato a gennaio del 2010. Tuttavia i vertici dell’azienda esprimono le loro perplessità sul trattamento politico che hanno ricevuto nonostante la loro perfetta aderenza agli obiettivi del Pears. “Noi siamo fra i pochi in linea con l’indicazione del Piano energetico regionale – ha affermato Salvatore Moncada, amministratore del Gruppo – che stabilisce iter agevolati per le autorizzazioni a quegli impianti progettati da aziende dotate in Sicilia della filiera completa. Infatti, noi progettiamo, costruiamo e installiamo direttamente le nostre centrali, producendo tutto in proprio. Eppure, a noi la Regione non riconosce questo iter agevolato, che invece riconosce ad altri operatori, che hanno solo annunciato un protocollo e che non hanno ancora realizzato la filiera”. Secondo Moncada se la Regione non rispetterà i patti concedendo le autorizzazioni i pannelli saranno venduti altrove.