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Paura in casa, 22enne disabile rinchiusa dalla madre adottiva in una cuccia per cani: salvata dal vicino

Paura in casa, 22enne disabile rinchiusa dalla madre adottiva in una cuccia per cani: salvata dal vicino

Nella stessa abitazione vivevano anche altri due adulti con disabilità, rispettivamente di 34 e 27 anni, che le autorità hanno immediatamente allontanato

Una vicenda sconvolgente è emersa ad Arson, in Texas, dove una giovane di 22 anni con disabilità fisiche e cognitive è stata trovata rinchiusa in una cuccia per cani, vestita solo con una maglietta e pantaloni della tuta, mentre fuori la temperatura era di appena 13 gradi.

“Devo fare pipì ho paura”: la drammatica storia in Texas

A lanciare l’allarme è stato Justin Anderson, 24 anni, che la sera del 22 novembre ha sentito provenire dall’abitazione della vicina strani rumori e grida. Avvicinandosi per capire cosa stesse accadendo, ha scoperto che le urla disperate appartenevano alla giovane segregata nella cuccia. “Devo fare pipì, ho paura”, gridava.

Grazie alla sua chiamata alle autorità — e al video che ha registrato — la polizia è intervenuta rapidamente. Gli agenti, una volta entrati nella proprietà, hanno trovato la ragazza chiusa a chiave all’interno della cuccia. L’intervento ha portato all’arresto di Kandice “Candy” Thompson, 60 anni, figura molto conosciuta nella zona per aver avuto in affidamento numerosi bambini, ora accusata di rapimento e abusi.

L’arrivo del vicino e il salvataggio

Secondo quanto riferito dagli investigatori, la registrazione di Anderson ha avuto un ruolo chiave nella ricostruzione dei fatti. Nel filmato si sente il giovane chiedere: “È successo altre volte?“, e la 22enne rispondere: “Molto spesso, ho paura“. Le autorità hanno precisato che, pur non essendo incatenata, la giovane non poteva uscire perché la cuccia era chiusa a chiave.

Dopo il salvataggio, la giovane è stata trasportata in ospedale, dove le sono state curate alcune lievi ferite, e successivamente affidata a un familiare. Thompson avrebbe giustificato il proprio comportamento sostenendo che la ragazza “si stava comportando male” e che “urinava ovunque e metteva in disordine la casa“.

La 60enne aveva adottato la giovane quando aveva soltanto due anni. Nella stessa abitazione vivevano anche altri due adulti con disabilità, rispettivamente di 34 e 27 anni, che le autorità hanno immediatamente allontanato.

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