Al 10 settembre soltanto 37 classi su 44 avranno sostenuto la prova orale. Le restanti saranno espletate tra dicembre e gennaio
CATANIA – La Sicilia non è uscita indenne dalla “strage di concorsisti” per un ruolo a cattedra al concorsone indetto dal ministero della Pubblica Istruzione.
A pochi giorni dalla prima campanella dell’anno scolastico 2016/17, la situazione cattedre non è del tutto risolta, anzi i problemi ai quali gli uffici scolastici regionali devono porre rimedio sono molteplici. Ancora a rilento l’espletamento di chi è riuscito a passare la prova scritta approdando a quella orale ma per completare gli organici per tempo si dovrà ricorrere alle supplenze, con il serio rischio di docenti bocciati agli esami e richiamati come supplenti.
Il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale siciliano, Luca Girardi, ci ha confermato che al momento non sono ultimate tutte le prove orali, e che al 10 settembre 37 classi sulle 44 messe a bando lo saranno. Per le restanti tra cui spiccano le più grosse inerenti la scuola dell’infanzia, la primaria e l’italiano, le relative prove orali slitteranno e saranno completate tra dicembre e gennaio. D’altronde un concorso così complicato e con così grandi numeri, era praticamente impossibile che risolvesse in soli quattro mesi.
Ricordiamo che le domande di partecipazione al concorso 2016 sono state 165.578 a fronte di 63.712 posti messi a bando lo scorso 26 febbraio. Tre sono stati i bandi messi a disposizione per 44 classi differenti: il primo per la scuola dell’infanzia e la primaria, il secondo per la scuola secondaria di I e II grado e, per la prima volta, è stato messo a bando anche il concorso specifico per il ruolo di insegnante di sostegno. I posti in tutta Italia da assegnare per il triennio 2016- 17 / 2018 -19 sono 63.712 con ben 17.299 posti da dover ricoprire nella sola Scuola primaria, 6.933 nella scuola dell’infanzia e ben 6.101 sono i posti banditi per gli insegnanti di sostegno.
Secondo i dati riportati da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, i candidati siciliani che si sono presentati alla prova scritta sono stati 3.974 e solo 1.583 pari al 39,6% è stata ammessa agli orali. La prova orale ha alla fine evidenziato un totale di 458 posti vacanti nella nostra isola a fronte di un dato nazionale davvero preoccupante: rimarranno vacanti 10.500 posti.
Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale siciliano, Maria Luisa Altomonte spiega che nonostante il grosso numero di bocciati in Sicilia, i risultati sono stati mitigati dal numero di posti messi a bando proprio nell’isola, inferiori rispetto ad altre regioni del nord e anche il numero dei bocciati in proporzione risulta inferiore rispetto a regioni come la Lombardia dove si sono registrati tassi di bocciatura pari 69,3 % e nonostante gli ammessi alla prova orale e il relativo superamento, saranno ben 3.516 i posti che rimarranno vacanti nella regione Lombardia.