CATANIA – In forza della nuova riformulazione dell’articolo 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale di cui al D.Lgs. n. 82/2005, le pubbliche amministrazioni (centrali e locali), sono chiamate già dal 1° giugno 2013 a consentire agli utenti (cittadini, imprese e professionisti) di eseguire con mezzi elettronici il pagamento di quanto a qualsiasi titolo dovuto alla pubblica amministrazione.
Il sistema pagoPA comporta per le Pa una serie di benefici.
Il sistema pagoPA comporta per le Pa una serie di benefici.
Infatti, il sistema non necessità di alcuna contrattualizzazione con le banche o altri prestatori da parte delle singole Pa che non devono corrispondere alcun onere per l’attività di riscossione, essendo i servizi di pagamento erogati direttamente nei confronti degli utenti, in regime di massima trasparenza e concorrenzialità dalle banche e dagli altri soggetti abilitati dalla Banca d’Italia.
Il sistema pagoPA, grazie a una completa standardizzazione dei flussi di pagamento e a una gestione automatizzata degli stessi, consente alle Pa di eseguire una riconciliazione automatica ed analitica degli incassi, con ogni evidente risparmio e snellimento delle procedure amministrative. Tra le azioni strategiche che l’AgID sta conducendo insieme ai partecipanti della “community” pagoPA si annovera l’iniziativa volta a promuovere il “riuso” delle piattaforme regionali di pagamento già esistenti. Pertanto sono stati attivati i gruppi di lavoro con le Regioni che, avendo già realizzato le piattaforme di pagamento a favore del proprio territorio, si sono rese disponibili a fare da punto di riferimento per la manutenzione e l’evoluzione delle varie piattaforme.
Il Rapporto aggiornato al 30 giugno 2016 evidenzia che ha aderito al sistema di pagamenti elettronici per la Pa il 60,87% degli Enti censiti sull’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (1500 in Sicilia gli aderenti, ma solo 20 attivi), con tassi di adesione rilevanti per quanto riguarda Istituti Scolastici e Università (91,95%), Camere di Commercio (100,00%), Comuni e loro Associazioni (55,52%).
Hanno completato le procedure di adesione anche tutte le Regioni e le Province Autonome, 11 Ministeri e importanti Enti della PA Centrale come Inail, Inps, Aci, Consip e Equitalia.
Hanno completato le procedure di adesione anche tutte le Regioni e le Province Autonome, 11 Ministeri e importanti Enti della PA Centrale come Inail, Inps, Aci, Consip e Equitalia.
Gli Enti attivi – cioè quelli che consentono il pagamento dei loro servizi tramite pagoPA – sono 2.017: 1.090 Comuni, 10 Regioni e Province autonome (Toscana, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, PVA Trento, PVA Bolzano) 5 Ministeri (Miur, Mise, Giustizia, Salute, Difesa), tutte le Camere di Commercio, tutti e 735 gli Istituti di Istruzione del Lazio, 53 altri Enti, fra cui Inail, Inps e Aci.
Rispetto al 31 marzo 2016 (851 Enti attivi) si registra una crescita delle attivazioni del 137%, grazie in particolare all’attivazione di tutte le Scuole del Lazio. Le operazioni di pagamento effettuate tramite pagoPA sono state 139.791 nel secondo trimestre 2016: 27.486 a aprile, 67.946 a maggio e 44.359 a giugno. Analizzando i dati relativi alla Pa Locale, risulta che gli Enti attivi che hanno ricevuto almeno un’operazione di pagamento al 30 giugno 2016 sono solo 326 sui 2.000 attivi, ossia il 16,3%. La situazione è dovuta al fatto che in diverse Regioni l’operatività risulta ancora limitata nonostante il numero di Enti attivi per l’avvio sperimentale del pagamento tramite pagoPA.

