I più bravi di Sicilia alla prova Università - QdS

I più bravi di Sicilia alla prova Università

I più bravi di Sicilia alla prova Università

mercoledì 02 Dicembre 2009

Continua il nostro viaggio tra i diplomati dell’anno scolastico 2008-2009 con cento e lode. Chi si è distinto a Tp e Ag. In molti si sono visti costretti a scegliere facoltà fuori dalla Sicilia, ma la speranza è di tornare

PALERMO – Continua la nostra inchiesta sui migliori, sul merito, sui ragazzi siciliani che hanno tagliato il traguardo della maturità in modo eccellente, ed ora si avventurano, per la stragrande maggioranza, nel mondo dell’Università.
Abbiamo iniziato da Palermo nel viaggio alla ricerca dei ragazzi siciliani che si sono diplomati con 100 e lode nell’anno scolastico 2008/2009. Adesso ci spostiamo ad Agrigento e Trapani.
Nella provincia di Agrigento sono stati 42 i ragazzi a conseguire 100 e lode all’esame di maturità, in quella di Trapani 27.
La Costituzione all’articolo 34 stabilisce che “I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti negli studi”. A questa norma si è cercato di dare attuazione attraverso un premio ministeriale di 1000 euro e  buoni per l’acquisto di libri, di sussidi didattici universitari e di abbonamenti a riviste scientifiche, riservati a chi arriva a quel 100 e lode. Ad Agrigento hanno diritto a questo piccolo incoraggiamento per continuare gli studi 22 ragazzi che hanno conseguito la maturità scientifica, 13 che hanno in tasca la maturità classica, 4 diplomati con la lode all’esame di maturità magistrale, 2 neo ragionieri ed 1 giovane geometra.
A Trapani si presentano al mondo dell’università con la lode 7 ragazzi che hanno conseguito la maturità classica, 15 con la maturità scientifica, 4 con la maturità al liceo psicopedagogico, 1 con la maturità magistrale. In netta prevalenza le ragazze eccellenti nel trapanese: sono in 22 ad avere conseguito il 100 e lode, contro 5 ragazzi soltanto, mentre nella provincia di Agrigento c’è più equilibrio perché ci sono 18 ragazzi  contro 24 ragazze ad avere conseguito il premio ministeriale. Ed ora dove sono andati questi ragazzi di Agrigento e Trapani?
In queste due province un’università autonoma non c’è. Ad Agrigento c’è un polo didattico istituito come Consorzio, legato all’Ateneo di Palermo, che offre la possibilità di studiare architettura, ingegneria informatica e gestionale, giurisprudenza, servizio sociale, scienze dell’educazione, beni culturali, tecnica di radiologia, formazione multimediale. Il Polo territoriale universitario della provincia di Trapani è la struttura dell’Università degli Studi di Palermo che gestisce a Trapani corsi di laurea dello stesso ateneo (e master post-universitari).
Il liceo scientifico Leonardo di Agrigento ha mandato all’Università con 100 e lode ben nove allievi, cinque ragazzi e quattro ragazze, durante l’anno scolastico 2009/2010. Uno di loro, Matteo Pagnesi studia medicina all’ateneo San Raffaele di Milano, il suo sogno è di diventare cardiologo. Agrigento lo ha già perduto, è un 100 e lode che la Sicilia, almeno per il momento,  ha regalato alla Lombardia. Non è detto che non torni, se si creasse l’opportunità “sarebbe bello” lavorare in Sicilia. Ma intanto la Valle dei Templi è lontana, e, salvo cambiamenti, per sei anni, la durata della facoltà di medicina, la vita e gli studi di Matteo saranno a Milano.
Al liceo classico “Vincenzo Linares” di Licata, Roberta Noemi Sprio ha conseguito la maturità classica con 100 e lode. Un fiorire di nove e dieci nelle sue pagelle scolastiche hanno fatto sì che fosse inserita nella lista dei quaranta migliori d’Italia (alla selezione del Collegio dei cavalieri del lavoro). Ora è a Roma, studia Giurisprudenza alla Luiss. Vorrebbe diventare magistrato. Vorrebbe lavorare in Sicilia. A scuola amava il latino, l’inglese, le materie letterarie. Questo 100 e lode il suo futuro lo vede qui, dove ha studiato, dove si è fatta onore.
Molti di questi “centisti con lode” sono andati lontano, altri si sono spostati solo nel capoluogo di regione. Alcuni dei  loro genitori ci dicono che vorrebbero lavorare in Sicilia “se fosse possibile”. Un “se” che ha quel sapore siciliano, aspro e dolce, misto di amarezza e di speranza.
 

 
I quattro “centisti con lode” di Castelvetrano
 
Nel territorio comunale di Castelvetrano, vicino Trapani si trova il più grande parco archeologico d’Europa, quello di Selinunte. Questo comune del trapanese, con più di trentamila abitanti ed una storia che parte da lontano, dalle antiche popolazioni sicane è uno snodo commerciale strategico di tutta la valle del Belice, e della Sicilia occidentale in genere. A giugno 2009 sono stati quattro i ragazzi del paese a conseguire la maturità con la lode: due al classico, uno al liceo scientifico, una all’istituto magistrale. Anna Gianfala, una di loro, uscita dal liceo classico “G. Pantaleo” aveva un sogno: iscriversi alla facoltà di medicina. Studiava fin dall’inizio dell’anno precedente, perché il numero chiuso in Italia è un ostacolo non da poco per chi vuole fare il medico. è entrata. Adesso studia all’Università di Palermo: è al primo anno, ancora non ha deciso quale specializzazione prendere, ma sa che vorrebbe lavorare in Sicilia. L’augurio è che non cambi idea e che questa regione si meriti i ragazzi in gamba come lei. La Sicilia ha bisogno, tra le tante altre cose, anche di medici da 100 e lode.
 

 
La storia. La Lombardia e le sue università per molti trapanesi
 
Da Trapani a Pavia ce n’è di strada. Tanta, ma non abbastanza da spaventare Maria Aurora Grimaudo, 100 e lode conseguito al liceo scientifico “Fardella” di Trapani. Ora studia chimica e tecnologia farmaceutiche alla facoltà di farmacia dell’università pavese.
Il sogno nel cassetto? “Una volta terminati gli studi universitari mi piacerebbe lavorare nel settore della ricerca a livello pubblico oppure nel settore industriale. Onestamente al giorno d’oggi penso che sia improbabile che riesca a realizzare le mie aspirazioni in Sicilia nonostante lo vorrei.”
Stessa scuola e stesso brillante voto per Giulia Genovese, che adesso frequenta l’Università Luigi Bocconi, precisamente il corso di laurea di Economia e Finanza. “Alla fine di questo percorso” ci racconta “vorrei intraprendere una carriera nel settore finanziario o diplomatico. Al termine della laurea triennale potrò scegliere con maggiore consapevolezza uno dei tanti corsi specialistici proposti dalla Bocconi. Naturalmente mi piacerebbe ritornare nella mia città natale (Trapani) ma purtroppo il settore lavorativo lì è molto ristretto e poco soddisfacente per l’ambito finanziario. Quindi mi auguro di intraprendere il mio iter lavorativo o a Milano stessa oppure in una città europea come Londra.” Biglietti di sola andata questi, 100 e lode che la Sicilia ha perduto.

3a puntata martedì 8 dicembre

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